In Lombardia si ricordano le radici della Repubblica
Voto all'unanimità sulla legge per lo studio e la memoria del Novecento: dalla dittatura fascista alla democrazia, dal dramma dei giuliano-dalmati alla sfida contro il terrorismo
Cinquanta votanti, cinquanta consensi: l’aula del Consiglio ha approvato all’unanimità la legge che riguarda il “sostegno alle attività di studio e memoria sui fondamenti e lo sviluppo dell’assetto democratico della Repubblica”.
Nel corso del dibattito sono stati accolti a maggioranza due emendamenti presentati da Daniele Belotti, presidente della Commissione Cultura. Uno di natura tecnica, l’altro che inserisce nella legge il ricordo del martirio dei Giuliano Dalmati per completare la memoria del Novecento.
Nel testo si intende per memoria il ricordo attivo di fatti e avvenimenti che hanno fortemente contrassegnato il Novecento, l’avvento della dittatura fascista, la Resistenza e la Liberazione, la deportazione e il programma di sterminio nei campi di concentramento nazisti e fascisti, la discussione e la approvazione della Costituzione, la strategia della tensione e il terrorismo.
«Abbiamo approvato – commenta la relatrice Sara Valmaggi (PD) – una legge importante, che attesta il grande interesse e la partecipazione della Regione per diffondere nei comuni, nelle scuole, nei luoghi di lavoro la memoria e la continuità dell’impegno per la democrazia e degli avvenimenti fondativi della democrazia italiana. La memoria di questi momenti è il riferimento essenziale del sistema democratico italiano».
La legge, accanto alle attività relative a fatti ed avvenimenti ed alla loro ricostruzione storica, prevede iniziative per il ricordo dei protagonisti e delle vittime, con convenzioni con gli istituti storici anche nel caso di sezioni regionali o locali di istituti nazionali; convenzioni con le scuole medie superiori per attività educative e culturali; borse di studio e premi alle tesi di laurea; viaggi di studio e di conoscenza nei luoghi di svolgimento dei “fatti della memoria”.
«Come primo firmatario non posso che apprezzare il lavoro svolto da tutta la Commissione – ha dichiarato Marco Cipriano Vice Presidente del Consiglio – perché questa legge dà inoltre la possibilità alle giovani generazioni di capire e comprendere i fatti storici che fanno parte del cammino della nostra democrazia».
Inoltre, ulteriori interventi vengono stabiliti attraverso convenzioni con i comuni e gli altri enti locali per attività di mantenimento, ripristino, restauro di luoghi, percorsi e sedi significative e per la realizzazione di memoriali, “case della memoria”, sedi di associazioni, musei.
Il finanziamento iniziale, che accompagna la legge, è stabilito in 200mila euro e la Giunta regionale emanerà annualmente un bando relativo alle attività che intende sostenere per l’anno di riferimento. «Anche le attività turistiche trarranno giovamento da questa legge – ha detto Gianluca Rinaldin (PdL); sarà un’occasione in più – ha ricordato – per visitare i luoghi storici della Lombardia che rievocano i fatti più importanti».
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