La sofferta toponomastica di un capoluogo di provincia

Non mancano i personaggi degni, anche di tempi recenti, cui intitolare vie e piazze di Varese. L'impresa però non è facile, e anche chi già è stato ricordato... visti gli esiti potrebbe avere qualcosa da ridire

Mario Lodi è stato un cittadino meritevole di essere onorato dalla nostra comunità per la quale si è generosamente speso lungo tutto l’arco della sua esemplare carriera di giornalista. In particolare va ricordato il suo sostegno alla causa dell’Università, forte, convinto, manifestatosi alla fine degli Anni 60 in occasione dei primi incontri, a Villa Taborelli di Sant’Ambrogio, presenti il rettore dell’ateneo di Pavia, professor Fornari e l’avvocato Valcavi, pionieri del lungo percorso accademico di Varese, terminato quasi 30 anni dopo con la piena autonomia della prestigiosa istituzionale.
Nel 1998 l’Università dell’Insubria nacque grazie alla collaborazione di un gruppo di persone elette tra le quali per portata e concretezza d’azione mi piace ricordare l’attuale rettore Renzo Dionigi e Massimo Ferrario, un bustocco presidente della Provincia che, non solo per l’Università, ha sempre battuto i “tentenna” varesini di Palazzo Estense.
Mario Lodi nei 24 anni di direzione della “ Prealpina “ ha inoltre offerto ogni giorno alla città un’informazione fatta di rispetto per tutti, di serenità ed equilibrio: un mix che si tradusse anche in un grande successo editoriale della storica testata cittadina.
Come componente della squadra vincente di Mario Lodi mi ha fatto piacere che nei giorni scorsi l’avvocato Ferruccio Zuccaro abbia segnalato l’opportunità di dedicare una via al mio direttore, ma come cronista mi ha angosciato una fulminea personale visione dei vuoti di memoria, delle scelte, delle incertezze di sindaci e giunte a partire dagli Anni 80.
Un elenco lungo e deprimente anche in materia di toponomastica; i casi più clamorosi, per restare alle intitolazioni negate: Antonio Ghiringhelli, ricostruì la Scala di Milano e ne fece un riferimento mondiale; Ermanno Bazzocchi, papà dei “Macchi”, gioielli dell’aeronautica, premiato addirittura dalla Cina comunista.
Passando poi alla grande storia del progresso, per Palazzo Estense l’era dell’uomo nello spazio ha avuto scarso significato. Ma ci sono state anche intitolazioni sballate, altre addirittura cancellate o peggio ancora non onorate.
Edgardo Sogno, oggi nel largo antistante l’ex cinema Impero è indicato come statista quando fu medaglia d’oro della Resistenza e personaggio peraltro non legato alla storia di Varese; Barnaba Frongia, sindacalista e protocomunista, ebbe la sua targa in una microstrada di Mustunate: dopo i lavori alla Tana d’Orso, ritrovo di gourmet, sparì tutto, strada e targa : si era nell’illegalità prima o lo si è oggi?
Infine Renato Guttuso, cittadino onorario, è stato ricordato nella sua Velate con una stradina che più inadeguata non la si poteva scegliere. Non è un caso che oggi essa – me lo ha assicurato un noto e credibile residente – sia ritrovo prediletto dei cani stitici del nobile quartiere. Infatti a questi amici a quattro zampe, totalmente disinteressati all’arte, un luogo tanto silenzioso e appartato probabilmente rende quasi più accettabile il sofferto, quotidiano download.
Velate però segnala dati obiettivi: la mancanza di vie o piazze da intitolare degnamente, deficienza alla quale possiamo aggiungere le difficoltà burocratiche che incontrerebbe una revisione generale della toponomastica cittadina. Revisione da fare nel segno della cultura e nel rispetto della storia, quindi priva di insipienza e ben lontana da infantilismi politici. Ma è un altro dato inoppugnabile che i civici amministratori da tempo non lavorino per la memoria futura, anzi di recente hanno dimostrato addirittura impegno nel far dimenticare il passato garibaldino di Varese.
Comincia ad avere proseliti il Bernasconi che si batte per una nuova intitolazione: via (la) Lega al posto di via Sacco. Lo seguirò con interesse. Se non altro perché mia nonna Genesia era una Bernasconi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Gennaio 2010
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