Lega e Pdl, accordo raggiunto per le elezioni
Dopo le tensioni dei giorni scorsi, individuati i nomi comuni dei candidati sindaci di Saronno, Somma Lombardo, Luino, Laveno e Samarate
Confermata su tutta la linea l’alleanza tra Lega Nord e Popolo delle libertà per le prossime elezioni amministrative di fine marzo. Elezioni che coinvolgono 11 comuni della provincia di Varese e in cui l’accordo è stato raggiunto su tutte le città più grandi. Dopo la minaccia del segretario provinciale del Carroccio, Stefano Candiani, che aveva paventato l’ipotesi di presentasi da soli alle urne, i due gruppi si sono incontrati nelle ultime ore e hanno definito l’accordo con i nomi dei candidati sindaci.
Diversi i nodi che i due partiti hanno dovuto sciogliere. A Saronno, la città più grande che si presenta al voto, confermatol’appoggio della Lega a Michele Marzorati (Pdl). A Somma Lombardo il Carroccio si fa garante e responsabile del sindaco uscente Guido Colombo, indipendente, che sarà sostenuto quindi anche dal Pdl. A Luino la Lega aveva chiesto discontinuità con l’amministrazione uscente e l’accordo tra i due partiti è stato trovato sul nome dell’assessore provinciale Andrea Pellicini (Pdl). Diversa la situazione a Laveno dove il candidato è in quota Lega con un altro ex assessore provinciale, Graziella Giacon. Accordo raggiunto anche a Samarate dove i due partiti hanno deciso di candidare l’ex segretario provinciale della Lega, Leonardo Tarantino, con l’appoggio dell’area laica del Pdl.
«Confermata l’alleanza su tutta la linea con soddisfazione da parte della nostra, sia in termini politici che rappresentativi dell’alleanza – spiega con soddisfazione Candiani -. Ora tutto deve essere approvato e definito dalle segreterie locali. Questo è un inquadramento a livello provinciale. Saranno loro a dover raffinare gli accordi sul programma e sugli altri candidati. Siamo molto soddisfatti perché ha prevalso il buon senso. Ci sono state tensioni a causa dei tempi che si sono allungati, ma tutto è stato risolto in un solo incontro».
«La tensione era solo per l’incontro – commenta Nino Caianiello, tra i coordinatori del Pdl -. Ci siamo chiariti e non c’è stata alcuna discussione. Eravamo in sintonia e siamo molto soddisfatti».
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