Litiga e sfascia tutto in un locale, poi cerca di investire i carabinieri
La "notte brava" di un giovane pregiudicato si è conclusa con le manette ai polsi dopo un inseguimento e la cattura presso il campo nomadi in cui risiedeva
Ubriaco, litiga in un locale, torna con una spranga e provoca seri danni: poi all’arrivo dei carabinieri fugge in auto cercando di investirli. Pur sfuggendo all’inseguimento, finisce arrestato nel giro di un paio d’ore.
È stata una vera "notte brava" quella di un 22enne pluripregiudicato, un nomade, cittadino italiano, nato nell’ex Jugoslavia.Verso le 23 di giovedì si è presentato allo Zeus, locale di via De Gasperi a Cassano Magnago, insieme ad un amico, come lui con vari precedenti penali. I due, che risultano ufficialmente nullafacenti, sono arrivati a bordo di una Nissan 350Z, una potente auto sportiva biposto. Ben presto il 22enne ha dato il via ad una lite feroce con avventori e gestore del locale, visto che, nel suo stato di precoce ubriachezza, disturbava e offendeva. L’amico di lui ha cercato di rabbonirlo, poi avendo capito che la serata finiva male, se ne è andato a piedi: nulla gli sarà infatti contestato.
«Torno con il cannone» ha invece minacciato andandosene il violento, per tornare poco dopo non con un’arma da fuoco, ma con una spranga. Che ha usato senza risparmio, frantumando la vetrata d’accesso e spaccando una sedia, fra gli altri danni causati.
Frattanto il gestore aveva avvisato i carabinieri, e la pattuglia in servizio si è recata rapidamente sul posto. Alla vista dei militari l’esagitato giovane nomade è risalito sull’auto, partendo in quarta e cercando di investire il capopattuglia che ha dovuto gettarsi di lato per evitare di essere travolto. È poi partito un inseguimento che ha condotto il giovane e i carabinieri fin nei paraggi di Caronno Varesino, dove la neve, a differenza che a Cassano Magnago dove pioveva, cominciava a creare problemi di aderenza. Ma i militari della compagnia dell’Arma di Busto Arsizio erano già sulla pista giusta. Risalendo infatti all’amico "tranquillo" del giovane in fuga avevano identificato il campo nomadi di via Milano a Cairate dove i due risiedevano. È bastato quindi recarsi sul posto (si era verso le ore 2 del venerdì) per trovare entrambi. L’auto era già sparita in direzione Milano grazie a qualche conoscente o complice, ma il reprobo era sul posto e fingeva beatamente di dormire quando i carabinieri lo hanno arrestato. Dovrà rispondere di danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e minacce. È in carcere a disposizione del magistrato di turno, dott.ssa Margio.
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