Pillastrini: “Dopo la reazione di Milano ci è mancata la replica”

Il tecnico della Cimberio analizza la sconfitta. "Partiti male ma bravi a risalire dal -10. Siamo venuti qui sapendo di poter vincere: è stata un'occasione persa"

«La reazione di Milano dopo il nostro parziale ce l’aspettavamo. Piuttosto, dopo il 12-0 a favore dell’Olimpia avremmo dovuto riprendere a fare canestro e sfruttare i minuti rimasti, e invece non siamo riusciti a riprendere quell’inerzia che avevamo perso un attimo prima». Coach Stefano Pillastrini spiega così il momento che ha deciso il derby del Forum, quando l’Armani Jeans ha rimesso la testa avanti nel momento più difficile.
Riguardo all’inizio tutt’altro che brillante, l’allenatore varesino non vuole sentire parlare di scarso impegno da parte dei giocatori. «Lo escludo nel modo più assoluto. Certo, non abbiamo giocato bene ma del resto Milano se vuole fa giocar male chiunque. La nostra prima metà di gara è stata ricca di errori ma non dovuti alla poca voglia anzi. Valga ad esempio quel canestro subito negli ultimi 2" del primo quarto: è ovvio che un giocatore esperto come Morandais non si deve far battere su un back door (passaggio che scavalca il difensore ndr) del genere, però tutto è nato da un tentativo di anticipo, non da una difesa molle. Poi la gara è cresciuta, credo che sia stata anche bella e come le due giocate di recente, a Cremona e con Pesaro, è rimasta aperta fino alla fine. Purtroppo è andata male».
A chi gli chiede se questa è un’occasione persa, Pillastrini risponde: «Noi siamo venuti qui pensando di poter vincere, quindi per forza questa è un’occasione persa. Abbiamo giocato sprazzi di buona pallacanestro, anche ottima nel momento del sorpasso, ma per portare a casa i due punti non è stato abbastanza. Ripeto: dopo il nostro vantaggio, e siamo stati bravi a risalire dal -10, la reazione dell’Armani era prevedibile; nei minuti dopo però avremmo dovuto aver la forza di replicare di nuovo e, nonostante abbiamo anche costruito qualche buona conclusione, non siamo stati in grado di tornare avanti».
Riguardo ai singoli, le prestazioni degli esterni non sono piaciute granché. Pillastrini non si sottrae alla discussione ma puntualizza alcune cose: «Thomas non ha giocato una gran gara, è vero, ma devo dire che è stato sempre marcato molto bene. Su Reynolds posso dire che ha dato il suo contributo: è stato il migliore nel secondo periodo in un momento non facile, era sul parquet quando abbiamo portato il break e infatti nella statistica del "plus-minus" è positivo. Certo, ha fallito un paio di tiri facili che di solito sono il suo pane, ma ha anche fatto tante cose che dalle statistiche non emergono. Per questo ho puntato su di lui e non su Gergati: ho fatto una scelta tecnica come mi è chiesto di fare».

Bucchi tira un sospiro di sollievo: «Partita nervosa, difficile, spezzettata anche dai fischi degli arbitri che peraltro hanno diretto bene. Ne è uscito un forte equilibrio e per me è una buona notizia quella che è arrivata dal parquet: sotto nel punteggio è nato un 12-0 che ha girato la gara, grazie soprattutto all’apporto dei tre veterani e di Becirovic». Sullo sloveno, il tecnico dell’Armani ha parole dolci: «Sappiamo quanto vale ma pure che non può essere fatto giocare mezz’ora. Sani ha venti minuti nelle gambe e siamo riusciti a portarlo fresco nel finale, quando è stato aggressivo e determinante al punto giusto. Con lui e con Acker sulla via del recupero stiamo riformando la squadra. Avrò abbondanza di giocatori ma a quel punto le mie decisioni e il campo determineranno chi far giocare».

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Pubblicato il 31 Gennaio 2010
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