Pillastrini: “Gran partita, la voglio rivedere subito”

Il tecnico si gode il successo e, dopo i complimenti alla Scavolini, risponde a qualche critica. "Dicono che manchi un vero pivot, ma piuttosto di un centro scarso mi godo delle buone ali forti"

Ha qualche sassolino nella scarpa da togliersi, Stefano Pillastrini, dopo il successo sofferto e voluto contro Pesaro. Il tecnico varesino lo fa senza cadere nel polemico e soprattutto dopo aver riletto la partita ed elogiato i propri uomini, capaci di reagire alla sconfitta di Cremona con una prova concreta, oltre che vincente.
«Sono davvero impaziente di rivedere la partita alla tivù perché mi pare che sia stata una delle migliori giocate dalla Cimberio, da quando sono a Varese. Una gara dove bisogna registrare l’apporto importante dato da tutti i giocatori, dove ci è rimasta una certa energia anche nel finale e dove infine abbiamo trovato un’avversaria che vale una classifica migliore di quella che ha ora. Ripeto, abbiamo giocato molto bene e se abbiamo vinto di soli tre punti significa che anche la Scavolini ha disputato una gran gara». Sul finale al cardiopalmo il coach non nasconde di aver tremato: «Avevamo previsto il fallo e non siamo riusciti a farlo: è stato molto rischioso ma è andata bene».
Chiamato a giudicare il gran finale di Randy Childress, Pillastrini dà questa lettura: «Lo alleno da cinque anni e in queste situazioni sono sempre contento di averlo in campo piuttosto che in panchina. Certo, possono anche capitare seratacce come quella di Cremona, però a me pare che con lui i finali vincenti siano più frequenti di quelli come settimana scorsa».
Infine l’allenatore della Cimberio si toglie il famoso sassolino cui abbiamo accennato, riguardo l’assenza in squadra di un pivot puro. «Abbiamo fatto questa scelta due estati fa, poiché abbiamo ritenuto che sul mercato, ai nostri prezzi, non ci siano giocatori dominanti in questo ruolo. Così abbiamo preferito acquistare dei “quattro” (ali forti ndr) bravi piuttosto che dei centri scarsi. A Cremona, per la prima volta in due campionati, abbiamo sofferto in quella posizione, contro Cusin che è forte e non a caso l’avevamo cercato; ebbene, credo che sia stato eccessivo, da parte di alcuni, attendere una nostra sconfitta di fronte a un pivot per contestare le scelte della società». E ancora: «Questa sera ad esempio avevamo di fronte un ottimo pivot, Williams, forte davvero. Ci ha certamente messo in difficoltà, però ha anche tirato con 8 su 18 da dentro l’area, segno che la nostra difesa ha risposto alle sue qualità. Inoltre una delle azioni decisive è stato il tiro da tre segnato da Tusek per il pareggio: ebbene, Marko era marcato proprio da Williams che non l’ha seguito sul perimetro. Insomma, mi sembra giusto soppesare sempre vantaggi e svantaggi della nostra scelta». Per concludere il coach aggiunge: «Le critiche sono e devono restare un diritto di tutti, però sappiate che questa squadra si allena bene in settimana e non ha bisogno di pungoli particolari. Personalmente, ritengo più utile che la si sostenga».

LA PARTITA

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Pubblicato il 24 Gennaio 2010
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