Poste Italiane incontra i sindaci: «Due settimane per tornare alla normalità»

Incontro fruttuoso in comune a Marnate tra i primi cittadini, da Fagnano a Castellanza, e i responsabili d'area del recapito di Poste Italiane. L'azienda sta aumentando il personale e ha promesso lo smaltimento della posta arretrata

Almeno alla riunione in cui si parlava dei prolemi del recapito della posta, Poste Italiane è stata puntuale. Così questa mattina (martedì) alle 11 in comune a Marnate c’erano tutti, il responsabile del recapito del centro di smistamento di Busto Arsizio Viviana Balbuena e il responsabile provinciale Luigi La Speme. Non hanno mancato alla riunione tutti sindaci (o assessori) da Fagnano Olona a Castellanza, pronti a portare le loro rimostranze per un servizio che da qualche tempo lascia a desiderare per puntualità.

Tutti i sindaci hanno sottolineato come il nuovo centro di smistamento di Busto Arsizio risulti troppo decentrato rispetto alle esigenze della valle ma i responsabili di recapito hanno, invece, ribadito che la posizione lungo corso Sempione non è la causa dei ritardi, se non in parte. Il problema – hanno sottolineato Balbuena e La Speme – è stato causato da una errata scelta di tempo per il trasferimento del centro, cioè in periodo natalizio quando la posta triplica la sua quantità. A peggiorare la situazione – secondo i responsabili di Poste Italiane – ci si è messa la neve pre-natalizia che ha fermato i portalettere in molte zone.

Se i sindaci si sono trovati daccordo nel non dare la colpa ai portalettere, insieme hanno chiesto all’azienda un maggiore impegno di personale per far fronte alla mole di corrispondenza, evidenziando l’inadeguatezza del numero dei lavoratori ma la società ha risposto che sta già aumentando il numero dei postini e ha assicurato che entro due settimane la situazione ritornerà alla normalità. I sindaci, capitanati da Celestino Cerana sindaco di Marnate, hanno preso il termine di due settimane come vincolante per evitare una nuova convocazione dei responsabili di Poste Italiane e hanno chiesto alla società di implementare lo sforzo per fare in modo che il nuovo centro di smistamento lavori a pieno regime il prima possibile.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Gennaio 2010
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