Ubs: il Governo svizzero vuole attuare l’accordo con gli Usa

Il Consiglio federale teme che gli Stati Uniti rilancino la procedura civile contro l'UBS. Quest'ultima potrebbe essere condannata da un tribunale americano a comunicare i dati relativi a circa 4450 conti

ubs governo svizzero attuerà l'accordoIl rischio temuto è quello che in caso di riapertura della procedura civile un giudice statunitense condanni la banca Ubs a trasmettere i dati di circa 4450 conti. Per questo il governo Svizzero è intenzionato a mettere in atto l’accordo con gli Stati Uniti in materia di assistenza amministrativa. Lo ha resto noto con una nota ufficiale nella quale si afferma che «il Consiglio federale è convinto che il pericolo di un conflitto giuridico e di sovranità con gli Stati Uniti, con tutte le sue conseguenze negative per la piazza finanziaria ed economica svizzera, possa essere risolto definitivamente soltanto mettendo in atto l’accordo». Dopo le recenti decisioni del Tribunale amministrativo federale a garanzia del segreto bancario, il Consiglio ha deciso di proseguire i colloqui con gli Stati Uniti. «Se necessario – prosegue la nota – in un secondo momento sottoporrà l’accordo di assistenza amministrativa all’approvazione del Parlamento».

In virtù della sentenza di principio del TAF passata in giudicato, sostiene il governo «è presumibile che in circa 4200 casi non sia possibile fornire assistenza amministrativa e che uno scambio d’informazioni con le autorità statunitensi sia consentito solo in circa 250 casi. Se tale problema non può essere risolto per mezzo di consultazioni o trattative, conformemente all’accordo sull’UBS gli Stati Uniti potrebbero adottare «misure di compensazione adeguate» per rimediare allo squilibrio creatosi tra i diritti e i doveri. Vi sarebbe quindi il rischio concreto che gli Stati Uniti riaprano il procedimento civile contro l’UBS (cosiddetto procedimento «John-Doe-Summons») e un giudice statunitense condanni la banca a trasmettere i dati di circa 4450 conti».
 
Al più presto il Consiglio federale proseguirà i colloqui con le autorità statunitensi e illustrerà la situazione dal suo punto di vista. Saranno discusse anche le possibili opzioni. Inoltre, la Svizzera chiederà agli Stati Uniti di fornire informazioni dettagliate in merito ai dati dei clienti ricevuti nell’ambito del programma di dichiarazione volontaria che secondo le prime informazioni delle autorità statunitensi ha permesso di ottenere ottimi risultati. Se necessario, in un secondo momento sottoporrà l’accordo sull’UBS all’approvazione del Parlamento. 
 
Un adattamento dell’accordo intende inoltre consentire la sua applicazione provvisoria dal momento della firma. Il Consiglio federale si fonda sulla sua competenza statuita nella legge sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione che consente tale modo di procedere se la salvaguardia di importanti interessi della Svizzera e una particolare urgenza lo richiedono. Ciò consentirebbe all’UBS di continuare ad adempiere i suoi obblighi nei confronti dell’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC). A sua volta l’AFC potrebbe continuare ad attuare la procedura d’assistenza amministrativa ed emanare le decisioni finali necessarie. Anche se i dossier sui clienti concernenti casi passati in giudicato potranno essere trasmessi alle autorità statunitensi soltanto dopo l’approvazione del Parlamento, questo modo di procedere consente di rispettare i termine dell’accordo di assistenza amministrativa, tutt’ora valido sotto il profilo del diritto internazionale.

Tutte le tappe del caso Ubs

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Pubblicato il 28 Gennaio 2010
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