Un consorzio di osservatori volontari per controllare il territorio
Il sindaco di Besozzo Fabio Rizzi ha incontrato gli amministratori dei Comuni del Medio Verbano per proporre l'idea di "ronde condivise". Molte le adesioni e qualche contrario
Unire gli osservatori volontari per presidiare meglio il territorio. L’iniziativa del sindaco di Besozzo e senatore della Lega Nord Fabio Rizzi va proprio in questo senso: allargare le ronde a tutto il territorio del Medio Verbano, favorendo la costituzione di un’associazione di cittadini raccolti in quattordici comuni. La fase è ancora preliminare, ma la discussione va avanti da parecchio tempo. Oggi, sabato 30 gennaio, Rizzi, affiancato dal capogruppo leghista in consiglio comunale Fabio Beverina, ha riunito gli amministratori comunali di Besozzo, Cocquio Trevisago, Leggiuno, Sangiano, Azzio, Malgesso, Gavirate, Bardello e Biandronno. Assente, ma favorevole all’iniziativa, Gemonio, mentre non si sono presentati Brebbia, Monvalle, Caravate e Bregano.
«L’idea – ha spiegato Rizzi – di raccogliere le adesioni, nei singoli comuni, di cittadini disposti a
formare un’associazione di osservatori volontari. Chi sarà d’accordo entrerà in un circuito, una sorta di consorzio, con l’obiettivo di monitorare e controllare il territorio facendo opera di deterrenza e prevenzione, in coordinamento e in accordo con le altre forze dell’ordine sul territorio. Noi saremmo stati pronti a partire con la nostra associazione già da domani: abbiamo 15 volontari che faranno i corsi in prefettura per formarsi. Abbiamo voluto allargare il discorso per rendere l’iniziativa più efficace e meno dispersiva di risorse. Ci rivedremo fra un mese: chi vorrà starci è il benvenuto, chi non è d’accordo amici come prima». Come detto Besozzo e altri Comuni (come Cocquio Trevisago, che ha raccolto già alcuni volontari, chi dice una trentina, chi una decina) hanno cominciato a fare sondaggi per capire chi potrebbe essere interessato, in un secondo momento verrà fatta una vera e propria pubblicità dell’iniziativa: ci sono Comuni che non sembrano interessati alle “ronde”, ad esempio Gavirate, ci sono amministrazioni che hanno a disposizione più persone e altre che per il momento non ne hanno, come Malgesso e Bardello: «Nessun problema – prosegue Rizzi -. L’idea è proprio quella di aiutare chi non ha personale a disposizione. In cantiere abbiamo anche l’ipotesi di un consorzio ampio di comuni per gestire le polizie locali, i servizi sociali, l’energia e l’acqua. Partire dalla sicurezza, tema sentito e condiviso da tutti, potrebbe essere un ottimo inizio».

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