Volante d’oro a Lavena, nero a Samarate
I singolari “riconoscimenti” assegnati dall’Associazione famigliari vittime per una strada che non c’è: “Ci basiamo su quanta volontà c’è nella prevenzione”
Volante d’oro a Lavena Ponte Tresa, mentre il volante nero sarà consegnato a Samarate. L’assegnazione dei singolari "riconoscimenti” è stata annunciata sabato mattina a Tradate dall’associazione Famigliari vittime per una strada che non c’è. Associazione composta soprattutto da genitori che hanno perso i figli sulla strada e da molti anni attiva nella sensibilizzazione delle problematiche legate alla prevenzione degli incidenti. «Non è un piacere assegnare ogni anno questo riconoscimento – ha spiegato Ernesto Restelli dell’associazione -. É un dovere perchè in questo modo obblighiamo le amministrazioni comunali almeno ad ascoltarci, a sentire quali sono le nostre proposte. Infatti, è proprio questo il metro di giudizio che abbiamo adottato: siamo in contatto o cerchiamo di esserlo con molti comuni, alcuni ci ascoltano, ci incontrano, avviano un percorso, altri no».
Ecco quindi che a Lavena Ponte Tresa va il merito di aver avviato una serie di iniziative mirate alla prevenzione degli incidenti: «Sono stati molto disponibili, sia discutere dei punti critici sulle strade del territorio, sia a organizzare incontri di sensibilizzazione nelle scuole – spiega Restelli -. Esattamente come fece Tradate anni fa: oggi sulla Varesina ci sono cinque rotonde, gli incidenti si sono ridotti sensibilimente, e abbiamo un impegno costante con le scuole, come accade anche a Lonate, Venegono e in molti altri comuni».
Restelli non usa mezze parole invece per assegnare il Volante Nero: «Il comune di Samarate sono anni che non ci ascolta, non ci concede nemmeno lo spazio per avviare degli incontri nelle scuole – prosegue Restelli -. Li cerchiamo da tempo, ma non abbiamo mai ottenuto nulla, nemmeno di poter organizzare incontri nelle scuole. Il problema è che manca la cultura della prevenzione: Samarate negli ultimi anni ha avuto almeno 11 morti sulle strade, considerando sia quelli avvenuti nel loro territorio che i samaratesi morti fuori. Hanno due strade grosse che l’attraversano e il bivio tra San Macario e Oleggio che è micidiale. Eppure, con noi, non hanno voluto avviare nessun confronto. Spero che la situazione possa cambiare presto».
I “premi” saranno consegnati alle rispettive amministrazioni tra circa 15 giorni. Le lettere dell’associazione sono già state inviate. «La nostra non è una sterile polemica – chiude Restelli -. Siamo tutti genitori che hanno perso dei figli in maniere diverse. Vogliamo soltanto che non vi siano altre famiglie in futuro che debbano provare il dolore che abbiamo provato e stiamo provando noi. Questa è la nostra missione: a modo nostro vogliamo solo salvare delle vite».
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