“Abbiamo creato una cultura energetica tra le aziende”

Si è svolta a Galarate l'assemblea annuale di Energi.Va, il consorzio di acquisto di energia elettrica e gas metano dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese

l'assemblea Energi.VaUno dei più importanti consorzi di acquisto di energia in Italia. Sia per numero di imprese, sia per livelli di consumo. È questa l’immagine e la sostanza di Energi.Va, il consorzio di acquisto di energia elettrica e gas metano dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Una realtà che compie undici anni di vita e che ieri a Gallarate ha tenuto la sua Assemblea annuale. Partita dalla fotografia scattata a marzo dello scorso anno dall’Osservatorio dei Consorzi Energia di Confindustria, che nei numeri premia Energi.Va collocandolo, a livello nazionale, al settimo posto per numero di imprese associate e al terzo in termini di consumi: 202 attività produttive per un totale di 670 milioni di kilovattora.

Numeri, ha affermato il Presidente di Energi.Va, Gianluigi Casati, «Che confermano la dimensione di assoluto interesse del nostro consorzio». Il dato, però, non fa dormire sonni tranquilli. Questo perché, ha proseguito Casati, il ruolo strategico che le realtà consortili possono rivestire per le piccole e medie imprese è ancora troppo spesso sottovalutato. «Esso – ha tenuto a ribadire il Presidente di Energi.Va – è, di fatto, un elemento forte ed autorevole nei confronti del mercato, in modo particolare dei suoi interpreti più arrembanti e disinvolti, di quegli operatori commerciali tanto determinati ad acquisire il nuovo cliente quanto lesti ad abbandonarlo alle attenzioni di un numero verde o di un call-center».

Del tutto diversa, invece, la logica con cui Energi.Va ha operato in questi undici anni: aggregare la domanda energetica delle imprese consorziate per spuntare sul mercato condizioni migliori di quelle che ottengono le aziende quando si presentano da sole di fronte agli operatori. Ciò non solo in termini di costi immediati, ma anche di consulenza, guida e capacità di gestire i problemi.  «Il nostro lavoro comune – ha affermato Gianluigi Casati rivolgendosi ai soci – ha prodotto benefici economici soddisfacenti e al contempo ha generato una cultura energetica che in qualche modo ha costituito un valore per le nostre imprese e un prezioso bagaglio formativo per i nostri collaboratori». Oltre ad un sostegno per la capacità competitiva del territorio.

Un ruolo che Energi.Va vuol continuare a interpretare. Nato nella primavera del 1999, con l’inizio della liberalizzazione dei mercati, Energi.Va può ora considerare “ormai conclusa la fase di transizione”. Di fronte c’è una nuova sfida. Così tracciata da Casati: «Abbiamo il dovere di consolidare la nostra posizione nell’ambito del mercato energetico nazionale se vogliamo che il nostro lavoro e il nostro impegno di questi anni non vada alla fine a beneficio di quegli operatori che vedono nel profitto l’unica ragione del proprio operato». Ribaltare sui propri soci qualsiasi vantaggio ottenuto sul mercato è la regola principe dell’agire quotidiano di Energi.Va.
Una formula oggi più che mai valida anche alla luce del panorama energetico nazionale: «Le aspettative di un trend di prezzi dell’energia in continua discesa grazie alla liberalizzazione dei mercati sono state parzialmente ridimensionate da un lato da scelte industriali anche dei nuovi entranti, oltre che in generale del Sistema Paese, e, dall’altro, dal susseguirsi di sfavorevoli congiunture economiche e finanziarie, che si sono fatte sentire in modo particolarmente pesante nell’ultimo biennio». Di fronte a questa situazione Casati ha lanciato un messaggio alle imprese varesine: «Sono convinto che il Consorzio rappresenti per le aziende l’unico strumento di durevole autotutela».

Lo dimostrano i limiti a cui si assiste, per esempio, secondo Casati, sullo scenario del gas: la moltiplicazione dei fornitori che non si è tradotta in apprezzabili riduzioni dei prezzi finali, la pesante lentezza che accompagna la realizzazione di infrastrutture di approvvigionamento come i rigassificatori, la delusione delle imprese sul fronte della razionalizzazione dei costi di distribuzione. Come dire: di fronte a un mercato libero sulla carta, ma ancora troppo legato nei fatti, i consorzi di acquisto di energia come Energi.Va continuano a rappresentare un’utile arma di difesa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Febbraio 2010
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