Barcella (Confindustria): “Far ripartire le liberalizzazioni anche nel trasporto”
“La Lombardia subisce le inefficienze e il deficit infrastrutturale che hanno fatto ricadere sui cittadini costi elevati”, ha detto il rappresentante degli industriali lombardi
«Caro Presidente, bene per la Pedemontana, ma esulteremo solo alla cerimonia del taglio del nastro, non della posa della prima pietra». Il destinatario di queste parole era Roberto Formigoni, impassibile, e a pronunciarle è stato questa mattina Alberto Barcella, presidente Confindustia Lombardia, che ha chiuso il suo intervento alla Mobility Conference milanese. Formigoni gli risponderà poco più tardi: «Su Pedemontana la data è certa e mi sono giocato la faccia: nel 2014 il sistema pedemontano sarà completato».
Un botta e risposta dai toni pacati, ma fermi, che la dice lunga sulla necessità di Confindustria di chiedere alla politica risposte concrete per i servizi sul territorio.
«La Lombardia subisce le inefficienze e il deficit infrastrutturale che hanno fatto ricadere sui cittadini costi elevati – ha detto Barcella. Per questo Confindustria insiste su questo tema. Non posso che esprimere soddisfazione per lo sforzo messo in atto per far decollare finalmente le opere che aspettavamo da decenni, e in futuro presteremo particolare attenzione a questa materia».
«Per far ripartire con slancio il Paese occorre puntare sul processo delle liberalizzazioni, non solo per i trasporti, ma anche per l’energia, le professioni e le società pubbliche a livello locale dove stiamo assistendo all’occupazione di logica partitica e politica che non fanno bene al Paese». Una tendenza preoccupante che Confindustria denuncia da qualche anno e che in alcuni territori annulla la concorrenza. «E’ necessario seguire questa strada: di recente – ha ricordato Barcella – da uno studio di Banca d’Italia si è visto che portando il paese alla media dei paesi europei per competitività, vi sarebbe un incremento di 11 punti di pil, con un grande incremento nei primi anni».
Occorre andare verso la privatizzazione del trasporto pubblico, secondo Confindustria, insomma, come avvenuto per la sanità in Lombardia. «In questo il patto per lo sviluppo – ha concluso Barcella – è decisivo e un banco di prova sarà la legge su trasporto pubblico regionale».
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