Cambia volto l’ospedale: lavori per 143 milioni
Formigoni in visita alla struttura più grande d'Italia coi suoi 2.000 posti letto in esercizio
Un investimento di oltre 143 milioni di euro (circa la metà in project financing) e sei anni di lavori
per riqualificare e ammodernare quello che rimane a tutt’oggi il più grande ospedale d’Italia con i suoi 2.000 posti letto in esercizio.
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha dato il via oggi, con la cerimonia della posa della prima pietra, al cantiere degli Spedali Civili di Brescia che porterà all’edificazione di nuove strutture e alla ristrutturazione di alcune aree esistenti. Presenti, tra gli altri, l’assessore provinciale Sala, il vice sindaco Rolfi, il rettore dell’Università, Augusto Preti, e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Cornelio Coppini.
SPEDALI CIVILI – La più importante tra le nuove strutture ospiterà il nuovo blocco operatorio, disposto su due piani e con 17 sale operatorie, i nuovi reparti di radiologia e neuroradiologia, un centro trasfusionale, la rianimazione e un’area adibita a degenza per un totale di 160 posti letto.
Verrà inoltre realizzata un ulteriore comparto che prevede la costruzione del blocco operatorio pediatrico, del nuovo reparto di ginecologia e di 9 sale parto. Dopo un attesa di molti anni
anche Brescia, grazie a questo intervento, avrà il proprio ospedale materno-infantile. Si tratta di una realizzazione particolarmente importante anche considerando il fatto che si registrano oltre 4.000 parti all’anno.
Le migliorie sugli edifici esistenti interesseranno in particolare l’area delle degenze, per adeguarla ai migliori standard di comfort e qualità secondo gli orientamenti con cui Regione Lombardia sta riqualificando la sua intera rete ospedaliera.
"Il complesso di questi interventi – ha detto Formigoni – è orientato a sviluppare il modello organizzativo dell’intensità di cura: l’obiettivo è quello di creare un ospedale capace di garantire quell’alta qualità delle cure oggi indispensabili per soddisfare un’attesa di salute più complessa e diversificata. Il nuovo modello di ospedale è pensato collocando la persona al centro dell’attività e, quindi, immaginando che la persona rimanga ferma e, intorno a lei, si muova l’ospedale".
"Per far questo – ha proseguito Formigoni – è necessario utilizzare tutto ciò che l’innovazione tecno-scientifica, le conquiste della scienza medica e le conoscenze avanzate nel campo organizzativo-gestionale mettono a disposizione di tutti coloro che hanno responsabilità decisive nel campo della
promozione della salute. Si punterà quindi al superamento delle suddivisioni per funzioni e competenze (reparti specialistici) per dare spazio a un’organizzazione per intensità di cure (aree a diversa complessità) e a una gestione per processi (percorsi di diagnosi e cura)".
"Il nostro obiettivo – ha sottolineato il presidente – è di diffondere questo modello a tutta la Lombardia: esso è già stato applicato anche ai nuovi ospedali di Bergamo, Vimercate, Niguarda, Legnano e Como, per poi estenderlo passo dopo passo alle altre aziende ospedaliere".
Secondo Formigoni, "la sanità è un comparto sempre più importante, in grado di attrarre investimenti, ricercatori e anche pazienti da tutta Italia e non solo".
"La sanità bresciana – ha detto ancora Formigoni – può contare su diversi presidi e diverse eccellenze, ma la vera forza è quella della rete e di una collaborazione che si deve fare sempre più stretta".
EDILIZIA SANITARIA – L’operazione di riqualificazione degli Spedali Civili si inserisce nel lavoro che la Giunta regionale sta portando avanti sul tema dell’edilizia sanitaria. "Ciò che ci interessa – ha detto ancora Formigoni – è che l’ospedale possa diventare un luogo di promozione della cultura della vita e del benessere. Grande attenzione è dedicata a garantire standard ormai inderogabili nella realizzazione di ospedali a misura d’uomo, assicurando condizionali ottimali di comfort alberghiero e avendo un occhio di riguardo anche agli aspetti legati al risparmio energetico".
Negli ultimi 10 anni, Regione Lombardia ha stanziato oltre 4 miliardi di euro per la realizzazione di più di 600 interventi in edilizia sanitaria. Il nuovo piano investimenti deliberato dalla Giunta regionale riserva per la provincia di Brescia 76 milioni di euro, di cui 47 destinati agli Spedali Civili per ulteriori interventi di riqualificazione.
Tra gli altri interventi per l’ospedale cittadino, c’è anche la costruzione di un auditorium e di un grosso centro poliambulatoriale con ingresso indipendente rispetto a quello dell’ospedale. Quest’ultimo è un intervento particolarmente strategico in quanto permette di centralizzare e razionalizzare in un’unica sede una serie di attività ambulatoriali attualmente dislocate in varie parti della città. Il suo ingresso inoltre sarà prospiciente la nuova fermata della metropolitana, destinata in breve a diventare l’asse portante del sistema di trasporto pubblico cittadino.
UMANIZZAZIONE – "La storia dei nostri ospedali – ha osservato Formigoni – rappresenta certamente nei secoli un esempio della storia della Lombardia e del suo tessuto sociale, che ha saputo
esprimere una solidarietà intelligente e operosa svolgendo una funzione di grande rilevanza pubblica. Vogliamo dunque recuperare e valorizzare sempre più il legame tra ospedali e società civile, riavvicinando ai cittadini i luoghi di cura come opera della comunità realmente vissuta e partecipata. Anche in ospedale è possibile sentirsi a proprio agio: e se questo succede è anzitutto grazie alla fiducia e all’umanità che tutti coloro che lavorano in ospedale, con generosità, dedizione e professionalità, riescono a trasmettere ai propri pazienti".
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