Casa di riposo di Agra: “Sanas è disposta e subentrare subito”

La società che contesta la titolarità della gestione della RSA scrive la sua versione dei fatti e si dice disposta a rilevare l'attività

Sulla complicata questione della casa di riposo di Agra priva di autorizzazione da parte dell’Asl e su cui si è pronunciato il Tar interviene il legale rappresentante della società che rivendica il titolo ad entrare nella struttura Antonio Masella:
 
«1.La situazione che si è determinata è paradossale. Sanas, infatti, è in possesso delle
autorizzazioni ed accreditamenti per la gestione della struttura di Agra da alcuni anni; a
fronte dell’attivazione totalmente abusiva dell’attività presso la struttura, pur subendo ogni
sorta di prevaricazioni, Sanas ha continuato a gestire altrove il servizio, in attesa di entrare ad Agra una volta sgomberata da chi vi gestiva un’attività abusiva. Che l’attività svolta nella struttura di Agra sia senza alcun titolo ed abusiva è conclamato da provvedimenti dell’ASL, confermati dal Tar e dal Consiglio di Stato da oltre due anni. Ciò che è successo è che queste decisioni non sono mai state eseguite.
Anzi, non sono mai state eseguite nonostante il TAR Lombardia abbia scritto, fin dalla sua
prima decisione – ne sono seguite molte su ricorsi degli abusivi, tutti puntualmente respinti – che solo Sanas aveva il titolo per svolgere il servizio nella struttura di Agra.
La realtà, quindi, è estremamente semplice: Sanas è il soggetto che ha i requisiti per gestire la struttura di Agra che, invece, è ancora occupata da abusivi, che gestiscono e occupano di fatto l’immobile, senza titoli e senza controlli.
2. Il TAR ha sempre ordinato la cessazione delle attività abusive e prescritto che l’ASL le facesse terminare, indicando anche come, visto che l’ASL riteneva di non avere il potere di farlo. Oggi siamo di fronte ad una situazione ancor più paradossale, perché nonostante tutto questo la Prefettura afferma di non poter far cessare l’attività abusiva per mancanza di una richiesta formale da parte dell’ASL. Ignoro se ciò sia vero, ma è la risposta che mi ha dato la Prefettura a fronte della mia richiesta di capire perché l’attività continui. Tutto ciò troverà una soluzione al principio di febbraio, quando il TAR nominerà un commissario giudiziale che provvederà a risolvere la situazione.
Una delle ragioni dell’empasse sembra essere data dalle difficoltà a trasferire gli ospiti da Agra ad altre strutture; mi chiedo perché. Non soltanto, infatti, il trasferimento sarebbe nel loro stesso interesse, giacché si trovano ospiti di una gestione del tutto priva di titoli per operare e di controlli, ma anche perché il TAR non ha mai ordinato di sgomberare la struttura ma solo di fare effettivamente cessare l’attività abusiva: il ché val quanto dire che si deve buttare fuori dalla struttura di Agra l’operatore abusivo e non necessariamente gli ospiti. A questo punto di vista Sanas è disponibile, in quanto soggetto autorizzato, ad assumersi gli ospiti presenti nella struttura e ad affrontare il tema del personale
3. Sanas, per quanto è possibile, si adopererà per diminuire il disagio degli ospiti e il problema dei dipendenti.
4. Finalmente Sanas, con la collaborazione degli Enti preposti (ASL, Regione e Prefettura) riuscirà a realizzare l’interesse pubblico sotteso al Piano Programma Regionale».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Febbraio 2010
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