Come risolvere un litigio in fretta: te lo dicono in tribunale

Anche uno sportello a palazzo di giustizia per favorire la conoscenza e l’utilizzo della Conciliazione. Un accordo tra Camera di Commercio, Tribunale, ordini dei Commercialisti e degli Avvocati

Tutti insieme per diffondere uno dei più importanti, e misconosciuti, strumenti di snellimento dei processi che siano stati introdotti in Italia: la conciliazione. Emilio Curtò, presidente del Tribunale di Varese, Bruno Amoroso, presidente della Camera di Commercio, Sergio Martelli e Sergio Caramella, al vertice rispettivamente dell’Ordine degli Avvocati e di quello dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, hanno firmato questa mattina un accordo che impegna i quattro enti protagonisti a riunire le loro competenze e le loro risorse per favorire la conoscenza e l’utilizzo della Conciliazione per la risoluzione delle controversie.

Grazie a questo strumento – che a Varese la Camera di Commercio ha avviato nel 1998 e che ora può essere attivato anche dagli Ordini degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili – cittadini e imprese possono arrivare efficacema una composizione delle loro controversie in modo veloce, snello ed economico: «Una vera rivoluzione giuridica, destinata a rendere più veloci ed efficienti le sentenze emesse per le piccole contestazioni – ha spiegato il presidente del Tribunale di Varese Emilio Curtò – Il frutto del un lavoro di conciliazione tra le parti permette di ridurre la litigiiosità di una questione e a snellire nel contempo il lavoro dei giudici».

Purtroppo però non si tratta di uno strumento ancora conosciutissimo, soprattutto nel caso delle controversie di impresa. Anche se, per avviare la procedura conciliativa in alternativa alla giustizia ordinaria, basta presentare una domanda: con l’aiuto di un esperto le parti possono trovare un punto d’incontro soddisfacente sottoscrivendo poi un accordo, che assume valore contrattuale.
«Quella della Conciliazione è una opportunità per portare alle imprese una cultura di non litigiosità – ha sottolineato Sergio Caramella, presidente dell’ordine dei Dottori Commercialisti – oltre che una vera occasione di risparmio di tempo e denaro, rispetto ai procedimenti giudiziari classici».

«Una semplificazione – ha aggiunto Sergio Martelli, presidente dell’ordine degli avvocati – tanto conveniente per tutti quanto auspicabile da “esportare” anche alle piccole questioni di diritto penale».
 
Con la sottoscrizione del progetto “Conciliamo” i quattro enti si sono impegnati a promuovere la Conciliazione attraverso seminari e iniziative informative rivolte a professionisti, consulenti d’impresa, imprenditori, magistrati e tutti coloro che sono interessati a conoscere questo strumento.
«Proprio lunedì scorso è stato illustrato a Milano il rapporto che indica come, nel corso del 2008, in Italia si siano superati i 100mila casi di risoluzione attraverso la conciliazione, il 42% dei quali gestiti nelle camere di commercio – Precisa il presidente della camera di Commercio Bruno Amoroso – Il 59 per cento dei quali trova una vera conciliazione. Une percentuale che a Varese raggiunge addirittura il 100 per cento».

Un risultato straordinario, anche se mitigato dal fatto che si basa su numeri molto bassi: 77 sono le domande giunte nell’anno scorso, e sono 15 in tutto ad essere arrivate a un “dibattimento”. La totalità delle quali, però, sono arrivate a una conciliazione: con costi per chi procede che vanno dai 40 euro ai 10mila (ma questa cifra vale per controversie dove ci sono in ballo oltre 5 milioni di euro).

Numeri bassi, ma ora le cose potrebbero – o dovrebbero – cambiare: non foss’altro a causa della prossima entrata in vigore del provvedimento che, prima d’avviare un giudizio civile in Tribunale, obbliga alla mediazione nei casi di lite in materia di condominio, locazione, responsabilità medica e contratti bancari, finanziari e assicurativi. Una norma che aumenterà ancora l’interesse dei privati, che già rappresentano i due terzi di chi fa domanda di conciliazione a Varese.
Ma che deve fare riflettere anche le imprese: e per farlo meglio, il progetto “Conciliamo”, originariamente creato dalla Corte d’Appello di Milano cui fa capo il Tribunale varesino, prevede anche un punto informativo che verrà allestito all’interno del palazzo di Giustizia.
«In attesa della concretizzazione di un progetto a cui stiamo già lavorando concretamente – precisa Emilio Curtò – quello della gestione on line della Conciliazione, cosa che renderebbe ancora più agevole e più veloce l’accedervi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Febbraio 2010
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