“Dos Santos è strabiliante”

Dichiarazioni di stima recirpoca tra i due allenatori. Partita penalizzata da un campo al limite della praticabilità. Camplone l'avrebbe rinviata. Sannino, no

beppe sanninoBeppe Sannino non fa mai nulla a caso. Ogni sua mossa ha una logica ferrea. Ma la vera differenza tra lui e gli altri allenatori la fa la considerazione che ha dei suoi uomini e la fiducia che ripone in loro, titolari e riserve. Lo dimostra la scelta di giocare, nonostante questa partita potesse essere rinviata per le condizioni disastrose del campo. Una rinuncia sarebbe stata un pessimo segnale per la squadra, perché avrebbe introdotto un elemento di sfiducia, soprattutto dopo la sconfitta di Lumezzane.
Contro il  Benevento, una delle migliori squadre del campionato, il Varese ha disputato una partita maschia, grintosa, conquistando con caparbietà un punto prezioso. «Il Varese – ha detto Sannino – ha giocato contro una grandissima squadra ed è onorato di condividerne la classifica». E’ una dichiarazione di stima reciproca: al fischio finale le squadre sono uscite dal campo sotto gli applausi di entrambe le tifoserie. «Voi siete i più forti che abbiamo incontrato» hanno detto i giocatori campani ai biancorossi. E, come in un gioco di specchi, gli ospiti si sono sentiti ripetere la stessa frase.
Come è sua abitudine il mister biancorosso ha elogiato tutta la squadra che ha mostrato «i testicoli». Ma in cuor suo sa che in campo c’è stato un super Claiton Dos Santos (impressionante il numero di palloni recuperati dal centrocampista). «Mi continua a strabiliare, si è meritato un posto da supertitolare».
Non manca un elogio per il debutto felice di Leonidas Neto Pereira. «È un giocatore di calcio che ha grande umiltà – ha concluso Sannino -. Fino alla fine si andava a prendere i palloni. Se arrivava prima era meglio».
Fa onore a Moreau aver ammesso la papera clamorosa sul gol del Benevento. «Meno male che ne faccio pochi di questi errori – ha detto il portiere del Varese- . In quei momenti vorresti non esistere e correre per tutto il campo per mettere rimedio». Il francese è però in buona compagnia, perché sul gol del pareggio di Neto, Gori non è sembrato del tutto incolpevole.
Il Benevento ha sperato di fare il colpaccio al franco Ossola e Andrea Camplone, mister dei campani, lo ammette candidamente: «Per come si erano messe le cose, c’è un po’ di rammarico. Una vittoria ci avrebbe dato una spinta in più perché il nostro obiettivo è vincere il campionato».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Febbraio 2010
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