Emergenza smog, Fontana: “Servono misure di sistema”

Un sostegno convinto all’iniziativa del blocco delle auto in Val Padana da parte del presidente di Anci Lombardia

attilio fontana anci lombardia su misure di contrasto dello smogUn sostegno convinto all’iniziativa del blocco delle auto in Val Padana. Nella consapevolezza, però, che non può essere solo questo il provvedimento risolutivo contro l’inquinamento atmosferico nelle grandi città. E’ questa la posizione espressa dal sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana (foto), che commenta la decisione del blocco totale delle auto nelle città padane previsto per la prossima domenica.
«Abbiamo aderito in modo convinto a questa iniziativa, sostanzialmente per due motivi», spiega Fontana. «Innanzitutto il blocco delle auto serve per mettere in evidenza l’urgenza di un problema, quello dell’inquinamento da polveri sottili, e la necessità di affrontarlo al più presto, in modo organico e con politiche strutturali che entrino nel merito delle difficoltà oggettive. Inoltre, prosegue il primo cittadino, «penso sia molto importante dare questo tipo di segnali per sensibilizzare i cittadini all’utilità di un cambiamento degli stili di vita e delle abitudini, a partire dall’eccessivo uso dell’automobile. Ridurne l’utilizzo non vuol dire automaticamente modificare al ribasso il proprio stile di vita».
Fontana, inoltre, sottolinea che con l’iniziativa dei sindaci della Val Padana «i primi cittadini hanno dato un importante segnale di attenzione ai temi della tutela ambientale, a prescindere dalle appartenenze e dalle responsabilità politiche. C’è stata una grande condivisione del tema, e grande unità d’intenti».
Se l’iniziativa di domenica ha dunque una grande valenza dal punto di vista della sensibilizzazione al tema, però, Fontana non crede invece che possa essere risolutiva del problema: «Il blocco delle auto – sostiene – è evidentemente un pannicello caldo. Per incidere realmente sul problema sono necessarie politiche di sistema a livello nazionale, che prendano in considerazione non solo la riduzione dell’utilizzo del trasporto privato ma anche, ad esempio, l’ottimizzazione dei sistemi di riscaldamento delle abitazioni e l’utilizzo delle fonti alternative».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Febbraio 2010
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