Flc-Cgil a congresso, rieletto Parisi
Durante l'assise che si è tenuta a Villa Cagnola si è parlato dei molti problemi della scuola legati ai tagli della riforma Gelmini
Si è svolto oggi a Villa Cagnola di Gazzada Schianno il secondo congresso provinciale della Federazione lavoratori della conoscenza (Flc), organizzazione sindacale della Cgil. Durante la giornata di lavoro, alla quale hanno partecipato oltre un centinaio di delegati sindacali provenienti da tutte le scuole della provincia, sono stati eletti gli organismi dirigenti, i delegati al congresso Flc Lombardia e al Congresso CdLT Varese, i revisori dei conti e il segretario provinciale della federazione, riconfermando Raimondo Parisi. Proprio il segretario uscente Parisi ha relazionato sulle principali sfide che attendono i lavoratori della scuola in tutti i settori della conoscenza dalle scuole di primo grado fino all’università. Parisi ha puntato il dito principalmente sulla riforma scolastica in atto e su quella dei lavoratori della pubblica amministrazione.
La prima, secondo la Flc-Cgil, più che una riforma è un grande piano di risparmi e tagli ai danni della qualità dell’insegnamento con 130 mila posti da tagliare in tre anni e un taglio di risorse da 8 miliardi di euro. In provincia di Varese si sono persi 726 posti di lavoro e se si è evitato di finire sui tetti a manifestare è solo perchè 425 di questi posti sono pensionamenti con turn-over bloccato. Parisi punta, inoltre, il dito sui bilanci delle scuole che quest’anno devono fare i conti con 1 miliardo di euro mancante per pagare le supplenze: «Siamo di fronte ad un governo irresponabile – ha detto Parisi – che usa la tattica di non rispondere delle sue azioni e di non misurarsi con le critiche e le opinioni dei soggetti di rappresentanza».
Il segretario apre un altro fronte, oltre a quello con il ministero dell’istruzione, parlando della riforma della pubblica amministrazione portata avanti da Brunetta che «ha tagliato del 45% i permessi sindacali – ha detto ancora il segretario- per evitare che i sindacati si organizzino e dicano le cose come stanno». Il congresso provinciale propone le seguenti linee per portare avanti la battaglia per una scuola pubblica migliore chiedendo al governo di puntare su investimenti e non tagli, sostegno al ruolo pubblico del sistema di istruzione, formazione e ricerca, superamento del precariato, riconoscimento e valorizzazione del lavoro di docenti Ata, difesa dell’autonomia della ricerca, innalzamento del’obbligo scolastico a 18 anni. Al congresso
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