Genoni testimonial di Admo: « Sono un privilegiato. È giusto che doni»

Il campione di apnea si è presentato all'ospedale di Circolo per fare la sua "iscrizione" nel registro dei donatori di midollo osseo

Gianluca Genoni si sottopone al prelievo di sangueÈ un prelievo che ti chiede solo cinque minuti ma che può regalare tanto tempo a qualcuno.
Anche Gianluca Genoni, il primatista di apnea, ha raccolto l’appello dell’ADMO ( Associazione Donatori Midollo Osseo) e si è presentato al reparto trasfusionale dell’ospedale di Circolo per iscriversi nel registro dei potenziali donatori.

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Gianluca Genoni testimonial per Admo 4 di 8

Una semplice donazione di sangue che servirà a "tipizzare" il campione di Busto Arsizio e inserire i dati nel registro internazionale: se le sue caratteristiche risulteranno compatibili con quelle di un paziente, l’indagine proseguirà in modo più approfondito per capire la reale affinità con la persona sofferente e nel giro di qualche mese potrebbe essere effettivamente chiamato a donare il suo midollo: « Nella solo città di Varese dal 1990 abbiamo tipizzato 3000 donatori mentre le donazioni effettive sono state 18 – spiega la dottoressa Claudia Rinaldini, responsabile per la tipizzazione dei donatori di midollo – In Italia abbiamo quasi 330.000 donatori di cui almeno 2000 sono arrivati alla donazione vera e propria. Abbiamo il quarto registro al mondo, dopo Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania».

Per iscriversi al registro dei donatori bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 40’anni, ma si può donare sino ai 50: all’interno di un nucleo familiare la possibilità di trovare il "gemello genetico" è di 1 volta su 4 che sale a 1 volta su 100.000 nella ricerca casuale.  La donazione di midollo viene richiesta per curare malattie ematiche tipo leucemie o linfomi, mielodisplasie o talassemia.
Esistono diversi tipi di donazione: quella classica da midollo,  quella da cellule staminali da sangue periferico ( quattro donazioni di questo tipo sono state esguite all’ospedale di Circolo) e la donazione delle staminali da cordone ombelicale : « Come tutti gli sportivi – ha spiegato Gianluca Genoni – ritengo di essere fortunato perchè ho potuto fare ciò che ho voluto. Siamo dei "privilegiati" . Quando c’è un’occasione di fare del bene non mi tiro indietro. Quello che ho fatto oggi è stato veramente semplice e mi ha richiesto pochissimo tempo. Se, poi, ci sarà bisogno di me in futuro sarò disponibile: si tratta di un gesto importante e sarò felice di potermi rendere utile».
La campagna di donazione viene sostenuta sia da ADMO sia da Avis: « Il principio è simile – spiega Vincenzo Saturni, presidente nazionale di Avis – quindi, al fine di raggiungere il maggior numero di donatori, chiediamo a chi si avvicina ad una delle due associazioni di donare anche all’altra».

Cinque minuti, il tempo di sdraiarsi sul lettino e di tendere il braccio al medico, e per Genoni è tutto finito. A parte il succo di frutta offerto per "recuperare le forze"….

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Febbraio 2010
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