Grillo: “Destra e sinistra sono comitati d’affari”
Il comico genovese in piazza per la raccolta firme del movimento Lombardia5stelle. “Acqua pubblica, basta cemento e internet per tutti”. Tante battute che mandano in estasi I grillini
Beppe Grillo parla di politica, ma prende applausi in piazza quando fa ridere.
«Siamo un movimento di cittadini on line nato sulla rete per promuovere le stelle che rappresentano le nostre battaglie: acqua pubblica, energie rinnovabili, wi fi libero e gratuito, no inceneritori, democrazia partecipativa, mobilità sostenibile, cemento zero…”: il pubblico ascolta e non muove un dito.
Poi il microfono si spegne e lui: “Togliete il culo dall’amplificatore”: applausi.
Il tutto in piazza Montegrappa, dove Grillo arriva verso le 18.30 di giovedì 18 per lanciare le firme del movimento Lombardia5stelle, che si presenterà alle regionali di marzo.
Ancora lo stesso acade ai presenti – non arrivano a 200 – quando parla del debito e di ciò che l’Italia esporta, dell’immagine del Paese all’estero: «Abbiamo 4 volte il debito pubblico della Grecia, con quasi lo stesso rapporto pil-debito pubblico. Abbiamo 30 mila euro di debito a testa. Tremonti lo vende, il debito, ai cinesi. Ma in cambio di cosa? In cambio della sovranità nazionale. Diamo ai cinesi e ai Gheddafi la sovranità di fare sul nostro territorio ciò che vogliono. E nessuno sa nulla».
Poi: «Ho parlato con la moglie di Topolanek e mi ha detto che era uno che andava a fare la doccia col montgomery, uno che in famiglia non l’hanno mai visto in mutande. Poi è venuto in vacanza in Sardegna a casa di qualcuno e…»…e giù applausi e risate.
Ci va giù pesante, Grillo, soprattutto quando parla degli “altri” della politica: «Se ne devono andare tutti, destra sinistra, Pd, Pdl: sono andato al Parlamento europeo e la prima faccia che ho visto è stata quella di Iva Zanicchi: ma com’è possibile? Destra e sinistra sono comitati d’affari che vogliono mantenere il potere: De Gasperi è diventato uno statista in otto anni: com’è che c’è gente che sta in politica da 30 o 40 anni?»
Forse anche per questo che mette le mani avanti: «Non sono un politico e non sono qui per una lezione di politica».
Però le firme devono essere raccolte, per correre alle regionali. Ed eccoli, allora i candidati, messi naturalmente in secondo piano dalla roboante presenza del comico genovese.
«Non abbiamo il potere di portare presidenti in Regione – dice Grillo -, ma di portare in consiglio regionale ragazzi come questi sì! Sono incensurati e saranno il terminale di una rete enorme. Tutti hanno paura di questo per forza che nessuno parla di noi!».
Si sono presentati Debora Crespi, di Busto Arsizio, e il suo concittadino Ivan Catalano, che ha fatto partire l’operazione “fiato sul collo” a Busto, arrivando a registrare le sedute del consiglio comunale: «Ora il consiglio di Busto è trasmesso in streeming, e il sindaco quando parla mi segue con gli occhi». C’era anche Vito Crimi, candidato alla presidenza, anche lui con l’elmetto “perchè ci vuole l’elmetto per affrontare una situazione come questa”, e Marilena Ballestriero.
Immancabile la chiusa sui temi di attualità quando viene stuzzicato su Bertolaso: “Io non voglio la protezione civile – dice – voglio la prevenzione civile, voglio che le case non cadano, non che venga Bertolaso a ricostruirle».
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