I frontalieri in auto per forza e non per scelta
Il risultato di un questionario distribuito al valico di Zenna. Il 20 per cento dei lavoratori ha dichiarato di usare la macchina solo per necessità
Un questionario per capire se i frontalieri sarebbero disposti a usare mezzi alternativi all’auto per recarsi al lavoro. I risultati che sono stati riportati in un documento diffuso dal
“Coordinamento frontalieri valli del luinese UNIA-CGIL”. E che riportiamo qui di seguito. In molti si sono detti disposti ad usare treni o autobus se i mezzi e i tempi fossero migliorati
Il Coordinamento frontalieri Valli del luinese, dopo aver elaborato i dati del questionario frontalieri, distribuito al valico di Zenna, considera positiva la disponibilità di oltre il 20% dei lavoratori, che sono interessati alla possibilità di utilizzare trasporti alternativi per recarsi sul posto di lavoro oltrefrontiera.
Nelle osservazioni scritte a margine del questionario, i lavoratori e le lavoratrici hanno fatto notare che oggi l’offerta di mezzi di trasporto pubblico è scarsa, se non nulla, soprattutto nelle fasce orarie di maggior transito dei frontalieri, che non permette loro di giungere sul posto di lavoro in orario e per il serale ritorno alle proprie abitazioni.
Sempre nelle osservazioni hanno segnalato che il treno TILO (Ticino-Lombardia) a partire dall’anno scorso, ha posticipato la partenza dalla stazione di Luino di circa dieci minuti facendo così perdere la coincidenza alla stazione di Cadenazzo, con il conseguente arrivo a Locarno non prima delle 8.15, quindi fuori dall’usuale inizio del lavoro.
Anche il servizio esistente autobus, linea Luino-valico di Zenna, non è stato programmato in funzione di un auspicabile interscambio con l’offerta ticinese, dal valico di Zenna a Sant’ Antonino. Queste carenze hanno, di fatto, eliminato la possibilità di utilizzare i mezzi pubblici incentivando così il trasporto privato su auto che continua a creare evidenti problemi di sostenibilità e di sicurezza.
Il coordinamento è intervenuto presso le due Amministrazioni comunali di Luino e Maccagno ed ha chiesto loro di convocare un tavolo allargato “trasporti sostenibili, per verificare la possibilità di trovare accordi con le aziende appaltatrici (ferro e gomma) in modo da ottimizzare o estendere il servizio facendolo diventare competitivo alla soluzione individuale privata.
Per quanto concerne il servizio su gomma, si potrebbe auspicare la possibilità, come già succede con il Malcantone, di prolungare il servizio fino a Luino almeno in alcuni orari strategici (mattina e sera).
I componenti del Coordinamento credono che questo possa essere l’inizio di un necessario “progetto pilota pedagogico”, evidentemente da affinare e da pubblicizzare, finanziabile con una parte dello storno delle imposte trattenute ai lavoratori frontalieri, che il Ticino versa all’Italia e che poi successivamente vanno ai Comuni, (ricordiamo che la mobilità sostenibile è finanziabile con lo storno fiscale).
È evidente che si parla, inizialmente, di un servizio di alcune decine di lavoratori che potrebbero successivamente aumentare e dunque rendere necessario, in futuro, un possibile raddoppio (nel caso di autobus) del servizio.
Per correttezza d’informazione ai lettori citiamo e commentiamo brevemente l’esito uscito dai questionari, ossia:
Sono stati distribuiti 900 questionari, ritornati un totale 349, quindi il 38.78 %, e dalla loro lettura si è appurato che la maggior parte dei frontalieri transita dal Valico di Zenna in due distinte fasce orarie tra le ore 06 /.07 e le 07/08 del mattino (82.52%), mentre il ritorno per il 77.08% avviene tra le 16.30 e le 18.30.
Ci sono poi quelli con orari irregolari che transitano dalle 03.50 alle 05.30 (3.72% ) e tornano dalle 18.30 alle 22.00 (14.04%).
Dalle 349 (38.78%) risposte abbiamo constatato che il loro viaggio e luogo di lavoro si dirama in tre zone: Locarnese (Edilizia 53 – 15.19% altri settori 63 – 18.05%), Bellinzona (edilizia 36-10.32% altri settori 89-25.50%), Gambarogno (edilizia 15-4.30% altri settori 15- 4.30%)
85.52 % hanno l’auto di proprietà 82.52% transitano tra le ore 06/08.00
51.86% la usano a titolo individuale 77.08% ritornano tra le 16.30 / 18.30
2.% usano l’auto aziendale 77.08% non hanno posteggio
28.95 % condividono l’auto con altri 63.61% iniziano il lavoro tra 06/08.00
48.71% obbligati all’uso dell’auto 30.37% arrivano al lavoro in 10/20 km
7.74 % con possibilità dei due mezzi 37.54% arrivano al lavoro in 20/30 km
12.29% disponibilità di mezzi altrui 30.95% hanno rientri straordinari
22.06% hanno un mezzo alternativo 24.64% hanno un orario modificato
12.29% fanno orari flessibili 7.45% transita da Zenna 18.30/22.00
Tenuto conto che sono ritornati circa un terzo dei questionari si può affermare che giornalmente transitano da Zenna circa 1000/1100 lavoratori. Per quelli che hanno la possibilità di aver un mezzo alternativo (22.06%) si tratta del treno o di passare da Ponte Tresa.
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