Il commercio non vuole morire e investe sul futuro

Grande risposta degli operatori al bando per il distretto del commercio di Malpensa Sud, con il Comune di Samarate capofila. Al progetto credono anche associazioni di categoria e Provincia

«Non è vero che tutto è fermo, che non si sente la necessità di reagire alla crisi e di investire: anche nella crisi il commercio vuole continuare a vivere». Gianfranco Ferrario, direttore dell’Ascom di Gallarate (secondo da sinistra nella foto), è convinto che dalla crisi si possa uscire e che i commercianti stiano facendo in pieno la loro parte, rilanciando e investendo proprio nel momento in cui il calo del fatturato si è fatto più pesante. L’ultimo segnale d volontà di rilancio da parte degli addetti viene dalla massiccia risposta al bando del Distretto Diffuso del Commercio Malpensa Sud, che riunisce cinque Comuni dell’area più a sud della provincia, capeggiati da Samarate. La “coalizione” dei Comuni intorno all’aeroporto partecipa al bando della Regione Lombardia che entro primavera stanzierà 29 milioni di euro per nuovi distretti: Samarate, Cardano al Campo, Vizzola Ticino, Lonate Pozzolo e Ferno potrebbero aggiudicarsi un totale di 480mila euro di finanziamento.
 
Il bando prevede che i distretti utilizzino le cifre stanziate per sostenere in parte gli investimenti proposti dai Comuni e dai commercianti per interventi che riguardino lo spazio esterno, dall’arredo urbano ai dehors, alla videosorveglianza. La risposta da parte degli operatori nei cinque Comuni è stata massiccia: i privati sono pronti a sostenere investimenti per due milioni di euro. «A fronte di questi numeri, abbiamo deciso di rivedere la ripartizione dei finanziamenti del bando: se prima era prevista una suddivisione al 50%, ora si passa ad un 70% per i privati e 30% per il pubblico». Il che significa che se il distretto otterrà la valutazione massima e quindi il massimo del finanziamento, pari a 480mila euro, 144mila andranno ai cinque Comune e 336mila ai privati che operano sul territorio. In questo modo, calcolano amministratori e rappresentanti dei commercianti, sarà possibile coprire il 50% degli investimenti di ridotta entità (fino a 5mila euro) e il 30% di quelli di maggior impegno (da 5mila a 30mila euro). Un aiuto non disprezzabile in un momento di crisi che chiama il settore a rinnovarsi e a cercare nuove strade: i fondi arriveranno entro la primavera del 2010, dopo le elezioni amministrative che congelano le pratiche per un breve periodo.
 
E la risposta degli operatori del settore è stata particolarmente consistente, per un totale di poco superiore ai due milioni di euro. Mentre i Comuni sono pronti a investire più di due milioni e mezzo, di cui la metà nel Comune di Samarate. «È un investimento importante per un territorio che nell’ultimo trimestre del 2009 ha visto la diminuzione del fatturato del 7%. Una scelta coraggiosa» riconosce Sandro Turri, vicepresidente dell’Ascom di Gallarate, che sta coordinando il lavoro di ben quattro potenziali distretti nel basso varesotto. «Il percorso fatto insieme alle amministrazioni fa riscoprire il ruolo sociale del commercio, che si era perso con l’invadenza dei centri commerciali». Il distretto può rappresentare la salvezza per i commercianti dei centri storici di Samarate e Cardano e ancor più forse per un paese piccolissimo com’è Vizzola Ticino, dove i negozi potrebbero svolgere un ruolo importante di “presidio” del territorio.
 
L’importanza del distretto è stata colta da molti soggetti. Al progetto hanno aderito infatti Camera di Commercio, CNA, Confartigianato, Coldiretti e Confcommercio, ma anche la Provincia di Varese. «La nostra richiesta porta anche le firme del presidente Dario Galli e degli assessori Bruno Specchiarelli e Giuseppe De Bernardi Martignoni» nota Ferrario. E grande è ovviamente la soddisfazione anche degli amministratori locali, a partire dal sindaco di Samarate Vittorio Solanti: «Sono soddisfatto che anche i Comuni abbiano fatto la loro parte». «I commercianti hanno avuto il coraggio di mettere del proprio per migliorare il sistema commerciale dei loro paesi: nel momento di crisi vedono la speranza e la via d’uscita» conclude l’assessore di Ferno Gianfranco Baroncelli.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Febbraio 2010
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