“La Pedemontana si inaugura grazie a Prodi”
Incontro fra Filippo Penati e Antonio di Pietro sul tema delle infrastrutture e delle prossime elezioni regionali. «Lavoriamo insieme per presentare una reale alternativa»
L’inaugurazione delle Pedemontana? «Oggi si può fare grazie ai finanziamenti del governo Prodi e al lavoro dell’allora ministro alle Infrastrutture Antonio di Pietro». È questo il messaggio comune che oggi, lunedì 1 febbraio, il leader dell’Italia dei Valori e il candidato della colazione di centro sinistra alla Regione Lombardia Filippo Penati hanno lanciato. Mancano ormai solo cinque giorni all’inaugurazione ufficiale dei lavori per la Pedemontana che è in programma sabato 6 febbraio a Cassano Magnago, alla presenza di Roberto Formigoni, presidente lombardo e del premier Silvio Berlusconi. «Loro continuano a mettere finte prima pietre – ha commentato l’ex ministro –, ma nascondono la realtà. L’Italia dei valori preferisce la politica dei fatti e non mi sono mai opposto al miglioramento delle infrastrutture. Da ministro, rivendico con orgoglio di aver contribuito, insieme ad altri attori politici del territorio, a sbloccare una situazione paralizzata da anni come quella in cui si trovava Pedemontana. Dal percorso all’individuazione delle priorità, dalle azioni di compensazione ambientale alla progettazione delle opere collegate come le tangenziali di Varese e Como. E naturalmente i fondi statali, sbloccati sempre dal governo Prodi». Un lavoro che, conferma Penati, è stato portato sempre avanti grazie alla collaborazione fra le diverse istituzioni coinvolte, fra cui anche Regione e Comune di Milano. «Mi ricordo – spiega Penati – che quando Di Pietro era ministro e io presidente della Provincia di Milano, si svolgevano varie riunione, di molte ore, in cui tutti seduti intorno a un tavolo discutevamo delle varie opere di interesse lombardo. E ogni volta facevamo passi in avanti. Oggi questi incontri non si svolgono più». Penati ha sottolineato come anche per il completamento della metropolitana milanese, gli unici soldi richiesti dall’allora sindaco Albertini e poi arrivati all’attuale Moratti, siano arrivati da Prodi. «Quel governo ha svolto una grande azione riformatrice per sbloccare situazioni che si trascinavano da anni – continua il candidato – Formigoni, che sta per inaugurare il lavori per la Pedemontana, tende a cancellare queste informazioni e a nascondere la collaborazione che c’è stata».
Insomma fra il candidato presidente e il leader nazionale di uno dei partiti che farà parte della coalizione c’è un’intesa salda per «lavorare insieme per convincere i cittadini lombardi che esiste un’alternativa a Formigoni» puntualizza Penati. «Crediamo che questa sia la squadra giusta per superare il “sultanato” che c’è da quindici anni – gli fa eco Di Pietro -. La gestione della Lombardia è corretta da un punto di vista formale, ma nella sostanza è criminogena. Mi sembra che dalla Milano da bere degli anni ottanta, si stia passando alla Lombardia da mangiare. Dobbiamo invertire la rotta in questa società, perché ho la sensazione che altrimenti nel 2012 ci ritroveremo come nel 1992».
Insomma fra il candidato presidente e il leader nazionale di uno dei partiti che farà parte della coalizione c’è un’intesa salda per «lavorare insieme per convincere i cittadini lombardi che esiste un’alternativa a Formigoni» puntualizza Penati. «Crediamo che questa sia la squadra giusta per superare il “sultanato” che c’è da quindici anni – gli fa eco Di Pietro -. La gestione della Lombardia è corretta da un punto di vista formale, ma nella sostanza è criminogena. Mi sembra che dalla Milano da bere degli anni ottanta, si stia passando alla Lombardia da mangiare. Dobbiamo invertire la rotta in questa società, perché ho la sensazione che altrimenti nel 2012 ci ritroveremo come nel 1992».
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