Le imposte sono aumentate: “serve un nuovo fisco”

A chiederlo è la Cisl che presenta uno studio sui contribuenti varesini: per lavoratori e pensionati la pressione fiscale continua a crescere

cisl cambiamo il fisco insiemeLe imposte sono troppo alte e gli strumenti a sostegno del reddito hanno molte contraddizioni. A ricordarlo, con i dati alla mano, è la Cisl varesina che proprio oggi parteciperà a Brescia alla presentazione del progetto di Cisl Lombardia "Cambiamo il fisco insieme". Il sindacato ha messo nero su bianco alcune proposte per rendere meno pesante la tassazione per le famiglie e i lavoratori, senza sconvolgere comunque il gettito fiscale dello Stato: chiede ad esempio meno tasse sul lavoro e più su rendite e patrimoni, di ridisegnare il sistema degli incentivi e delle detrazioni per alleggerire l’imposizione per le famiglie e favorire i figli a carico, di tassare i consumi che caratterizzano una disponibilità economica elevata, di sostenere fiscalmente le imprese virtuose e di rendere il federalismo concreto e non solo sulla carta. A sostegno di queste richieste ci sono i numeri che la Cisl ha elaborato grazie ai propri Caaf realizzando una ricerca sulla "posizione fiscale dei cittadini della provincia di Varese". «La pressione fiscale nel 2008 è cresciuta dello 0,34 per cento per i lavoratori e dello 0,44 per i pensionati – ha spiegato il segretario della Cisl di Varese, Carmela Tascone (nella foto con Vittorio Bernardoni e Abbondanzio Codoro rispettivamente presidente e direttore della società dei servizi della Cisl) -. Questo conferma che le tasse non sono affatto diminuite. Lavoratori e pensionati devono inoltre fare i conti con l’inflazione: mentre il reddito del 2008 è salito in media del 2,7 per cento e le pensioni del 2,8 il tasso di inflazione media registrata dall’Istat è stato pari al 3,2 per cento». Anche a livello locale, secondo l’indagine del sindacato, il contribuente è penalizzato: a fronte del decremento dell’addizionale regionale (del 10, 9 per cento) è stato registrato un incremento del 9,3 per cento di quella comunale. «Se confrontiamo la percentuale di questo aumento – prosegue Carmela Tascone –  ci troviamo al sesto posto in Lombardia, dal punto di vista della quantità economica ci ritroviamo addirittura primi insieme a Mantova. Significa che ci posizioniamo nelle aliquote più alte. Certo dobbiamo tenere conto che la nostra provincia è fatta di piccoli comuni che hanno un problema di entrate a fronte dei servizi da sostenere e qui si dovrebbe aprire una riflessione sulla opportunità di aggregarsi, con dei consorzi  ad esempio, per far fronte a costi elevati e per raggiungere economie di scala».

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Pubblicato il 27 Febbraio 2010
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