Pattini di bronzo, slittino sfortunato
Arianna Fontana conquista la quarta medaglia nello short track. Oberstolz-Gruber si fermano ai piedi del podio. Alla Vonn la libera femminile con troppe cadute
La notte italiana porta con sé un bronzo olimpico, il terzo della spedizione azzurra a Vancouver e la quarta medaglia in assoluto. A conquistarla è Arianna Fontana, agilissimo "grillo" valtellinese che si infila nella finale dei 500 metri di short track (il pattinaggio su ghiaccio su pista corta) per un solo millesimo di secondo e poi spunta un podio alle spalle della cinese Meng Wang (oro) e della canadese St. Gelais (argento).
Semifinale dunque con il brivido per la 19enne di Sondrio che piomba sul traguardo appaiata alla cinese Yang Zhou e che viene premiata dal fotofinish con il minimo divario previsto dal regolamento. Poi, nella gara per le medaglie, Arianna è brava a tenersi alle spalle l’altra padrona di casa, Jessica Gregg, e va a prendersi il secondo bronzo della sua carriera olimpica dopo quello di Torino 2006 in staffetta. E proprio lo short track, disciplina quasi sconosciuta ma già foriera di medaglie per la nostra nazionale, potrebbe dare altre buone notizie in campo maschile con il terzetto della 1000 metri (Confortola, Bean, Rodigari) tutto qualificato ai quarti di finale. Peccato per la staffetta (con i tre c’era anche Rinaldi) scivolata e squalificata a favore della Francia.
Per una gioia immensa, arriva però anche una delusione cocente dalla pista di slittino: l’equipaggio formato da Patrick Oberstolz e Christian Gruber infatti è finito quarto dopo aver chiuso la prima manche sul podio virtuale. Decisiva la seconda discesa quando i tedeschi Leitner e Resch hanno compiuto una grande rimonta conquistando il bronzo all’ultima curva. Per le prime due posizioni nulla da fare, con le accoppiate di fratelli Linger (Austria) e Sics (Lettonia) a centrare oro e argento.
La serata trascorsa ha visto anche un ottimo quinto posto di Magda Genuin nella sprint di sci di fondo femminile disputata a tecnica classica (quella meno favorevole all’Italia, tanto che Arianna Follis ha preferito non gareggiare). Niente da fare per gli uomini e per le ragazze della discesa libera, dominata dalle americane Vonn e Mancuso (terzo posto all’austriaca Goergl) e caratterizzata da tante, troppe cadute. Sulla pista di Vancouver sono uscite anche Anja Paerson e Dominique Gisin, autrici di voli paurosi ma per fortuna uscite quasi incolumi dai rispettivi incidenti. Peggio è andata invece alla romena Miklos, scesa con un numero molto alto e portata via dall’elicottero. Clamoroso infine il ritiro della francese Rolland, scivolata fuori pista subito dopo la partenza dal cancelletto, con la prima porta ancora lontana…
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