“Quando in Valtellina si mangiava carne di gatto”

La risposta alla bagarre in rai dopo il caso Bigazzi arriva dall'esperto enogastronomico Attilio Scotti, intervistato dal quotidiano vaol

gatto"Ci sono anziani che ancora oggi si ricordano, qui in Valtellina, di quando si mangiavano i gatti". A raccontare la pratica culinaria costata la scomunica da parte del mondo animalista al conduttore Beppe Bigazzi, ci ha pensato il critico enogastronomico Attilio Scotti, intervistato dal quotidiano on line della Valtellina vaol.it.
Valtellinesi "magna gatti"? Macchè, dice Scotti: questa pratica, vale a dire quella di cucinare il gatto, era diffusa in diverse parti d’Italia.
«Nessuno vuole ricordare che la carne di gatto era un alimento nel Veneto ( la carne di gatto si frollava mettendola per qualche giorno sotto la neve) – scrive l’esperto Scotti al quotidiano valtellinese – , in Piemonte e Toscana (qui era d’uso frollare questa carne lasciandola per qualche giorno a bagno dei ruscelli e fiumi) e senza offesa per nessuno anche in Valtellina alcuni anziani si ricordano tutt’oggi che si mangiava carne di gatto».
«Adesso – continua l’esperto – con tutto quello che bolle in Rai, da palinsesti cambiati a flop di trasmissioni ecc. il povero Bigazzi è diventato il caprio espiatorio tanto da far dire al sottosegretario alla salute Francesca Martini che ricorda in una nota che " i gatti sono animali di affezione e tutelati dalla legge 281 del 1991».
Nel frattempo, ( siamo alla vigilia della giornata mondiale del gatto ) dopo la vicenda che ha portato alla sospensione dell’enogastronomo Beppe Bigazzi da"La prova del cuoco", e dopo le minacce di quelrela di alcuni consiglieri comunali di roma, oggi è toccato a "Porta a Porta", contestata da 7 associazioni animaliste per la puntata del 15 febbraio sulla caccia. La vicenda di Bigazzi intanto è arrivata fino a Sanremo.
«Non posso credere che Bigazzi pensi una cosa del genere, ama gli animali. È una battuta per il gusto di dirla, a volte dice delle stupidate». A parlare dalla sala stampa dell’Ariston è Antonella Clerici che aggiunge: «Non conduco più il programma, ero abituata a gestire le intemperanze di Bigazzi. So che ogni tanto dice cose che non stanno nè in cielo nè in terra, non si rende conto…»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Febbraio 2010
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