Tradate contro Enel Gas: “Entriamo nei loro uffici, vogliamo la rete”

Il sindaco ha chiesto al prefetto un decreto di accesso coattivo negli uffici dell’ente: “Vogliamo fare un nuovo bando di gestione della rete, ma non ci danno i documenti”

Il Comune ha dichiarato guerra e Enel Gas e chiede al prefetto di Varese un decreto per poter entrare in maniera “coatta” negli uffici dell’ente. Il sindaco Stefano Candiani ha infatti scritto nei giorni scorsi al Prefetto e al gestore della rete per chiarire la situazione. Obiettivo: entrare in possesso della rete di distribuzione del metano.
Una battaglia, quella tra il comune di Tradate e il servizio di gestione del gas, che si protrae da anni, da quando sono giunte in municipio decine di lamentele da parte dei cittadini. Lamentele come famiglie senza gas per settimane; tempi di attesa per l’allacciamento che arrivavano a sei mesi; impossibilità di parlare con qualcuno di Enel gas se non attraverso un call center che lascia in attesa anche per un’ora. Ecco, quindi, nel 2007 la volontà del Comune e del sindaco di riscattare la rete del gas e farla diventare di proprietà comunale.
 
Da allora sono stati avviati e attuati diversi provvedimenti, con relativi passaggi in consiglio comunale. Tanto che lo scorso 31 dicembre è scaduto il contratto di gestione del servizio, fino a quel momento affidato Enel Rete Gas. Il comune ha quindi richiesto tutta la documentazione sullo stato della rete tradatese in maniera tale da poter stendere una gara d’appalto per un nuovo affidamento della gestione del servizio. Scaduti i termini per la presentazione di questi documenti, Enel Rete Gas «ha contestato il provvedimento consigliare – si legge nella lettera che il sindaco ha recentemente scritto al Prefetto di Varese -. Comunicano che la parte di consistenza degli impianti relativa al 2009 sarà trasmessa “non appena possibile”, omettendo la consegna della copie dei registri delle opere eseguite nei vari anni».
 
«Non possiamo accettare questa situazione – commenta il primo cittadino -. Se vogliamo cambiare le cose e migliorare il servizio ci si deve muovere il prima possibile. Per questo abbiamo chiesto ufficialmente al Prefetto di Varese di emettere un decreto prefettizio di accesso coattivo nelle officine e negli altri locali dell’esercizio per la formale acquisizione dello stato di consistenza della rete di distribuzione del gas metano».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Febbraio 2010
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