“Un nome per i genitori che hanno perso un figlio”

La richiesta avanzata dall’Associazione Filigrana e famigliari vittime per una strada che non c’è, sarà discussa in una commissione parlamentare

Alcuni genitori che hanno avanzato la propostaUn nome per definire i genitori che hanno perso un figlio. É quello che hanno chiesto formalmente al Presidente delle Repubblica l’Associazione famigliari vittime per una strada che non c’è e l’Associazione Filigrana, entrambe di Lonate Ceppino. La richiesta è stata avanzata nel mese di ottobre e nei giorni scorsi è arrivata la risposta del presidente delle Camera Gianfranco Fini con la promessa che la proposta avanzata sarà valutata in un’apposita seduta della commissione parlamentare. Queste associazioni di Lonate Ceppino oggi molto attive sul territorio: sostengono i genitori che hanno perso un figlio per diversi motivi, dalla malattie alle tragedie improvvise sulla strada, oltre a divulgare la cultura della prevenzione sotto diverse forme, come incontri nelle scuole o collaborando con le amministrazioni comunali. 

Questi genitori hanno quindi chiesto soprattutto due cose. La prima è che si trovi un termine per definire la loro condizione: «Si definisce il vedovo, gli orfani, ma i genitori che sono rimasti senza i loro figli? É una questione psicologica, ma è molto importante per il nostro status». La seconda richiesta che il gruppo ha individuato è relativa alla compilazione dello stato di famiglia, nel quale non rimane traccia della persona che è venuta a mancare «come non fosse mai esistita. Per individui già sconvolti dal dolore questa, che parrebbe solo una questione burocratica, è un ulteriore momento che risalta, anche a livello formale, nuovamente l’assenza del proprio caro e accresce il senso di perdita della famiglia. É importante anche dal punto di vista della storia del nucleo familiare e della comunità che si conservi sullo stato di famiglia il nominativo della persona con le date di nascita e di morte, come in passato veniva ricordato il capofamiglia e, se questi deceduto, il nominativo dei figli veniva seguito dal "fu"».

La lettera compilata dai genitori ha quindi avuto una prima risposta dal Presidente della Camera. «Siamo molto soddisfatti di questo riscontro – hanno commentato i genitori -, per noi è molto importante poter far qualcosa perchè altri non incontrino le difficoltà burocratiche che abbiamo riscontrato noi, soprattutto in un momento così alto del dolore».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Febbraio 2010
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