Ad Albizzate torna la “Passione”
La Proloco organizza anche quest'anno la sacra rappresentazione della passione, morte e resurezzione di Cristo
Dopo il successo dell’anno scorso anche quest’anno, il 20 marzo, la Pro Loco di Albizzate riproporrà la “Passione”, sacra rappresentazione della passione, morte e resurezzione di Cristo.
La manifestazione inizierà alle ore 21 e attori assolutamente dilettanti metteranno in scena gli ultimi giorni della vita di Gesù e il grande mistero che è divenuto il fondamento della cultura occidentale.
Il tutto si svolgerà tra Piazza IV Novembre e il Cortile del Comune in un’atmosfera unica: il vero protagonista della serata sarà l’empatia tra il pubblico e le centocinquanta comparse, non separate da transenne o altro, ma mischiate nel formare un unico e partecipe popolo.
Non sarà una teatralizzazione della vita di Cristo, ma una narrazione computa e silenziosa, che vuole accompagnare lo spettatore nella Storia che sta alla base di tutte le storie.
«Gesù in groppa a un asino e accompagnato da bambini festanti che sventoleranno le palme entrerà a Gerusalemme; il Figlio del Padre sembra entrare nella sua capitale come un sovrano, ma tutto è un illusione: cavalca l’animale più umile e non è accompagnato da un esercito, ma dalla gente del popolo, quella stessa gente che in seguito acclamerà la sua morte».
«L’ultima cena verrà rappresentata solo nella sua simbologia, come segno della nuova alleanza tra Dio e l’Uomo, sancita dal Sangue e dal Corpo di Cristo».
«Gesù si ritrova nell’Orto dei Getzemani; è vigile, perché sa già cosa sta per accadergli, mentre i suoi amici dormono lasciandolo solo di fronte al tradimento di Giuda e all’arresto. Gesù da questo momento in poi è solo al cospetto dei suoi accusatori, i Sacerdoti del Sinedrio, solo con il Padre che in Lui deve compiere il Suo disegno. Tutto si fa sempre più incalzante e inevitabile: Pilato cede alle pressioni del Popolo di Israele e condanna a morte Gesù».
«Il sofferente arrancare di Cristo con la croce sulla strada del Calvario, la morte e l’apoteosi della Resurrezione sono gli ultimi, ma significativi e commoventi attimi della rappresentazione».
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