Crimi: “La politica vuole solo mantenere i suoi privilegi”
Il candidato del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo chiude le dirette di Varesenews
Vito Crimi, candidato alla presidenza della regione Lombardia per il Movimento 5 Stelle “capitanato” da Beppe Grillo, ha chiuso le dirette di Varesenews. Crimi ha risposto alle domande dei lettori e ha spaziato fra vari argomenti, dalla scuola alla spesa per la campagna elettorale, dall’acqua pubblica alle infrastrutture. E ha spiegato anche da dove è nato il nome del movimento. «Movimento perchè non siamo un partito con gerarchie e circoli. Beppe Grillo è solo una miccia che ha dato il via. Cinque stelle perchè abbiamo cinque punti principali: acqua pubblica, trasporti, connettività con internet gratuito, salute e ambiente, sviluppo».
Onestà in politica quindi, ma come si fa a garantirla? «I mezzi sono tanti, sicuramente la rete. Un consigliere è un dipendente dei cittadini e il terminale di una rete più diffusa. La trasparenza la otteniamo pubblicando progetti di legge, intenzioni di voto, non candidandoci per più i due anni. Abbiamo anche presentato un certificato penale. Forse, noi candidati faremo anche una lettera di dimissioni in bianco da cosegnare subito, se eletti, nel momento in cui dovesse venir meno il nostro impegno verso questi valori. Discutiamo di queste idee da cinque anni in rete, non da ieri. Oggi i partiti ci copiano: Pd e Pdl fanno i programmi con i cittadini. Noi abbiamo fatto le primarie 2.0 sul blog tre anni fa. Copiateci pure, finchè sono buone».
E su sanità e scuola? «Assolutamente pubbliche. La scuola deve essere garantita, anche quella privata, ma senza contributi dallo stato. Invece oggi c’è lo strumento del buono scuola che produce situazioni paradossali: 120 euro all’anno per una famiglia monoreddito con figlio alla scuola pubblica e invece il 50 per cento della retta per una privata».
Crimi ha toccato anche il tema delle infrastrutture. «Cemento su cemento, non è la strada giusta secondo noi. Si può trovare una soluzione alla mobilità della merce e delle persone? Dovremmo capire perchè le persone si muovono e capire come intervenire. Si potrebbe potenziare il telelavoro, il carpooling o la possibilità di sbrigare pratiche burocratiche da internet. Ammoderniamo quello che c’è, ma non costruiamo nuove infrastrutture».
E sulla laicità, il canidato del Movimento 5 Stelle è chiaro: «La politica deve essere laica e non può entrare nei temi etici. Su temi etici i politici devono semplicemente mettere in condizione i cittadini di fare libere scelte».
Infine, una stoccata ai suoi avversari Penati e Formigoni. «Da chi sono stati scelti? Dai cittadini o si sono autonominati? Dovreste farvi queste domande. Noi abbiamo fatto una serie di assemblee pubbliche con presentazioni e votazione».
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