Dall’Insubria a New York passando per la Silicon Valley

Il professor Alberto Onetti aprirà, con la sua relazione, la cerimonia di Gran Finale della Mind the Bridge Foundation associazione non-profit che mira a far incontrare capitali e idee innovative

alberto onetti Nuovo viaggio oltre oceano per  Alberto Onetti, docente della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi dell’Insubria e direttore del CrESIT – Research center for Innovation and Life Science Management. Il professore aprirà, con la sua relazione, la cerimonia di Gran Finale della Mind the Bridge Foundation – prestigiosa associazione non-profit, con sede a San Francisco (California), che mira a favorire l’incontro dei migliori talenti imprenditoriali italiani con le opportunità e i capitali della Silicon Valley. L’evento, organizzato dalla stessa associazione, in collaborazione con l’ICE – Istituto Commercio Estero – e il Consolato Generale d’Italia a New York, si svolgerà giovedì 25 marzo, nella sede dello stesso Consolato a New York.

L’importante ruolo rivestito dal professor Onetti in questa rilevante occasione contribuisce a conferire prestigio all’Università degli Studi dell’Insubria a livello internazionale. Nella sua relazione presenterà la situazione dell’economia italiana soffermandosi sulle opportunità e le criticità del nostro paese nell’avvio e sviluppo di nuove imprese innovative. Nella sua relazione fornirà indicazioni e dati sul posizionamento industriale del nostro Paese, sullo stato del venture capital e sulle criticità che frenano la creazione di impresa.

Dopo la sua relazione ci sarà uno showcase delle migliori idee imprenditoriali italiane, tra cui VRMedia, la startup pisana che è risultata vincitrice della Business Plan Competition di Mind the Bridge Foundation.

«E’ un piacere ed onore – segnala Onetti – essere invitato negli Stati Uniti, in una sede prestigiosa come il Consolato a New York, per parlare dello stato dell’industria italiana e delle sue prospettive. La nostra immagine all’estero è spesso travisata e deformata, in quanto la stampa riprende soprattutto le notizie a maggior contenuto scandalistico, che purtroppo risultano abbastanza frequenti. Ma al di là di questo, nel nostro paese c’è anche altro, tra cui molte cose buone da valorizzare: ad esempio ci sono realtà aziendali interessanti, ricerca di qualità e quindi potenzialità di innovazione. Avere l’opportunità di fornire un quadro lucido e realistico è per questo una occasione molto importante».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Marzo 2010
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