Dino Meneghin lancia il primo “Barilà africano”

Torna l'importante competizione per squadre under 17 cui quest'anno partecipa una formazione senegalese. Presentazione con il grande pivot, ora presidente federale

presentazione memorial barilà 2010C’è l’ingombrante – ma benevola – mole di Dino Meneghin, il monumento di tutto il basket italiano prima ancora che il presidente federale, a dare il via alla sesta edizione del Memorial Barilà, uno dei più importanti tornei di basket giovanile nazionale che torna come di consueto nella settimana di Pasqua. La presenza di Meneghin (nella foto mentre si documenta sul torneo) è significativa e in un certo senso esemplare: "Dinone" è nato in un vivaio della città e con una squadra varesina è salito alla ribalta europea e mondiale; ora, da massimo dirigente della palla a spicchi deve tornare a dare linfa a quell’attività giovanile "demolita" negli anni successivi alla sentenza Bosman. Ecco quindi che le sue parole, riferite al Barilà, suonano come una speranza (vedremo poi se sarà attesa o meno): «Sono felice di essere qui proprio perché si parla di giovanili – ha esordito Meneghin – Il Barilà è uno di quei progetti che fanno già la storia di questa disciplina e che dà ai ragazzi la possibilità di fare già esperienza importante in campo sovranazionale. A 17 anni i nostri migliori prospetti incontrano qui alcuni giocatori che poi si troveranno di fronte nelle stagioni future, a livelli sempre più alti: qui si fanno le ossa e sono convinto che sui campi vedremo partite piacevoli e combattute. Con le nuove regole ci sarà finalmente bisogno di italiani competitivi, tornei come questo aiutano a creare giocatori veri da parte della nostra scuola nazionale». Meneghin, come gli altri presenti, ha inoltre sottolineato l’importanza della formula, che prevede l’ospitalità da parte delle squadre locali verso i ragazzi che provengono da lontano, un’altra caratteristica di questa manifestazione.

Il memorial è stato presentato a Villa Recalcati e accanto a Gregorio Barilà, padre di Graziano (cui è dedicato il torneo) sono intervenuti diversi ospiti. Dai politici locali e regionali agli altri rappresentanti federali (Salvetti e Pelitti) sino agli sponsor, ai partner della manifestazione, al Coni (Giani) e a una vecchia volpe come Gianni Corsolini.
Durante la mattinata è stata presentata la formula del Barilà, che ricalca quella delle edizioni precedenti: 24 le squadre in lizza suddivise in sei gironi che si giocheranno sui campi di Arcisate, Castellanza, Induno Olona, Clivio, Malnate e – novità dell’anno – la lecchese Calolziocorte. La finalissima sarà invece disputata al PalaWhirlpool di Masnago la sera di pasquetta (lunedì 5 aprile), e verrà affiancata da una serie di momenti legati allo spettacolo: dalla gara delle schiacciate all’esibizione di Huga Flame e dei Truzzi Volanti che regaleranno attimi divertenti tra un canestro e l’altro.

Per quanto riguarda le squadre iscritte, per la prima volta dopo anni non ci saranno i ragazzi del Team Ohio né altre rappresentanti a stelle e strisce. Non mancheranno però un quintetto di formazioni straniere: l’Olimpia Lubiana che vuole confermare i due titoli vinti negli ultimi due anni, il Cerak Belgrado, i già noti svedesi dell’Uppsala e le novità dell’Eiffel Towers Den Bosch (Olanda) e del 16 Basket Club Guediawaye. Questi ultimi sono ragazzi senegalesi che regalano per la prima volta all’Africa una partecipazione al Barilà che, come spiega il direttore sportivo del torneo Giuseppe Livio, «vuole allargare i propri confini e proporre anche squadre come questa, che non vincerà il torneo, non è ricca e non è forte, ma che porta grande entusiasmo e la possibilità di venire a contatto con mondi nuovi». Il basket africano del resto, dopo i pionieri Nba come Olajuwon o Mutombo, ha trovato via via nuovi campioni: basti pensare a giocatori come Eze o Sato, protagonisti dell’attuale Serie A. «Noi andiamo avanti con passione, entusiasmo e fantasia, proviamo ad aggiungere competenza e organizzazione e infine abbiamo bisogno di soldi. Però gli sponsor ci sono e mi auguro che la crisi non sia solo una scusa per non impegnarsi più. Il Barilà va avanti, speriamo per tanti altri anni». La prima edizione risale infatti al ’90 con la vecchia denominazione del "Memorial Rizzi" mentre dal 2005 è stato assunto il nuovo nome.
Per concludere la panoramica sui partecipanti, tra gli iscritti ci sono diversi squadroni italiani come Montepaschi, Benetton, Scavolini, Armani Jeans oltre al folto gruppo di formazioni locali capitanate da Robur et Fides e Whirlpool Varese.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 26 Marzo 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.