Graziella Giacon festeggia sul filo di lana
Solo 17 voti hanno distanziato la candidata del Centrodestra e il sindaco uscente Ielmini (Centrosinistra). Terzo e più staccato Alvaro Reggiori
Il diciassette porta sfortuna? Dipende dai punti di vista, almeno a Laveno Mombello: tanti infatti sono i voti di scarto che hanno deciso le amministrative della città che si affaccia sul lago. A puntare sul 17, da ora in poi, saranno Graziella Giacon e il centrodestra locale che tornano a governare dopo la vittoria al fotofinish sul sindaco uscente Ercole Ielmini e sulla sua lista di centrosinistra. 2.095 le preferenze date a Giacon, 2.078 quelle a Ielmini, giunto in vantaggio di sei voti all’ultima sezione da scrutinare, quella della frazione Ponte dove si è registrato il maggior numero di elettori. Al “Ponte” vota proprio Giacon che ha ottenuto quelle preferenze sufficienti al sorpasso sul filo di lana. Ben più indietro il “terzo incomodo”, Alvaro Reggiori, che non è arrivato al 20% e ha così raccolto un solo seggio in consiglio comunale.
«È stata una vittoria soffertissima» è la prima frase da sindaco di Giacon, circondata da un folto gruppo di militanti di Lega e PdL, alcuni dei quali improvvisano un carosello per le strade della città, animata dal mercato del martedì. Tra essi anche Luca Bini, il recordman di preferenze personali: ben 129 quelle a suo favore. «La lista civica ci ha portato via tanti voti, ma io credo che le persone abbiano capito qual era la nostra proposta e alla fine questo “disturbo” non ha fatto la differenza. Ci hanno giocato contro, così la nostra vittoria diventa ancora più bella. Ora ci metteremo immediatamente al lavoro: come ho detto in campagna elettorale, Laveno Mombello deve tornare a essere la regina del lago e lo deve fare fin da quest’estate. Quindi cerchiamo di rivitalizzare subito la città». Note di colore in riva al lago, dove a complimentarsi con Giacon arrivano anche Alma Pizzi, unica donna sindaco a Laveno fino a oggi, e Roberto Bossi, figlio del Senatùr.
Negli uffici di piazza Italia, sede dell’ufficio elettorale, Ercole Ielmini reagisce in modo signorile alla sconfitta. «Una sconfitta è tale, sia che la partita finisca 1-0 sia che si concluda 7-0: i numeri sono questi e dicono che abbiamo perso, quindi faccio i miei complimenti e gli auguri a Giacon e non ho dubbi che lavorerà al servizio del nostro Comune». Il sindaco uscente frena su qualsiasi valutazione politica: «Faremo senz’altro l’opposizione ma altre valutazioni al momento non sono facili; certo la “corazzata” del Centrodestra non era un’avversaria da poco. Per quanto mi riguarda come detto, sarò al mio posto in consiglio comunale: ho già fatto parte della minoranza tra il ’75 e l’80, non ho certo problemi a ritornare in quel ruolo».
Tra chi si aspettava un risultato maggiore c’è anche Alvaro Reggiori, il capolista di “Laveno Mombello Cerro” finito lontano dai due contendenti. «Abbiamo sfiorato i mille voti e questo lo ritengo un buon risultato per una lista e un simbolo che fino a due mesi fa non conosceva nessuno e che non ha mai avuto certi sponsor politici venuti dall’alto. Io credo che le preferenze che ci sono arrivate siano comunque una bella soddisfazione “morale”, anche se naturalmente in generale questo è un po’ troppo poco. Mi spiace che, avendo un solo seggio in consiglio comunale, non potrò portare qualche giovane al mio fianco: questa componente è stata molto importante per la nostra lista e mi impegno che si prosegua su questa strada».
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