Il Varese risorge e batte Capoterra

Splendido risultato dei ragazzi di Borghetti e Tallarino che al "Levi" piegano i sardi 33-26 con un secondo tempo fenomenale. Bel passo avanti per la salvezza

Il rugby Varese è di scena in un  Levi di Giubiano in perfette condizioni contro l’ostica formazione sarda del Capoterra, squadra che vanta nomi molto illustri nelle proprie file: su tutti l’apertura ex pumas Lisandro Arbizu, il neo acquisto Matthew Phillips (che vanta un curriculum di tutto rispetto, avendo disputato ben 2 tornei del Sei Nazioni, vincendo per altro 2 campionati nazionali), sotto la guida di coach Ramiro Cassina anch’egli ex nazionale azzurro. Premesse doverose, che servono a far capire quanto grande è stata l’impresa di Bianchi e compagni che sono tornati al successo segnando quattro mete e vincendo 33-26. Varese è tornata ad avere la formazione al completo, il tabù della folta infermeria sembra essere svanito e i risultati si sono visti subito.
 
LA PARTITA – Capoterra parte subito in quinta, sfoggiando un ottimo rugby soprattutto dal punto di vista fisico e utilizzando i dirompenti sfondamenti dei propri uomini di mischia nel gioco aperto; Varese attonita, sta a guardare e dopo 5 minuti è già sotto 0-7: il numero 8 Phillips riceve palla attorno ai 22 varesini e non bastano quattro uomini per fermare la sua arcigna cavalcata. Pochi minuti dopo il copione è il medesimo: i padroni di casa non riescono ad uscire dalla propria metà campo e Capoterra quando ha il pallone in mano fa veramente ciò che vuole, con Arbizu che riceve l’ovale a pochi metri dalla linea di meta e da abile direttore d’orchestra compie un capolavoro di grande caratura, aprendo un corridoio per l’accorrente ala la quale deve solo schiacciare l’ovale. È 0-14 e Varese  pare sempre più tagliato fuori dai giochi.
In 20 minuti di gara i padroni di casa respirano una sola volta l’aria del campo sardo e la partita per i ragazzi di Borghetti e Tallarino non decolla, anzi affonda sempre di più con l’ulteriore segnatura sarda che porta gli uomini di Cassina a terminare un ottimo primo tempo sul punteggio di 0-19.
Durante la seconda parte di match, qualcosa cambia: i biancorossi alzano la testa e minuto dopo minuto cominciano a macinare il proprio rugby, mai come questa volta definibile come "champagne", si comportano da grande squadra e comiciano ad esaltarsi col pallone in mano e a incitarsi con grande ardore.
La riscossa ha inizio con la meta del solito Gianmario Rossi il quale recupera al volo un calcio a seguire di capitan Bianchi e mette i primi punti in cascina. La mischia ordinata sembra risorta e torna di colpo ad essere quell’inarrestabile carroarmato che tanto aveva impressionato negli anni scorsi: ora Capoterra non ha più palloni a disposizione e viene messa sotto pressione anche dal gioco alla mano dei trequarti.
Poco dopo grazie ad un astuto riciclo del seconda linea Montalbetti, Dubini riceve palla e con un veloce guizzo deposita l’ovale in meta riaprendo finalmente il match soprattutto dal punto di vista mentale.
Capoterra non ci sta e durante la prima percussione del secondo tempo, riesce subito a capitalizzare, rimettendo le cose in chiaro, ma nella testa del XV di casa, non c’è più alcuna pressione, anzi con grande naturalezza i ragazzi di Borghetti e Tallarino continuano ad esaltrsi con sventagliate e ricicli di alto livello, grazie ai quali arriva la successiva meta che acorcia le distanze ad solo un punto, annullato grazie ad un piazzato di Campiglio. I leoni di Giubiano sono per la prima volta in vantaggio.
Si aspetta la pronta reazione ospite che però tarda ad arrivare; Bianchi e compagni sono un conglomerato di forza, tecnica e tattica, virtù contro le quali nulla possono neanche i blasonati nomi avversari, che però grazie ad un calcio in mezzo ai pali si riportano in vantaggio di una lunghezza.
A cinque minuti dalla fine, avviene il capolavoro: il pilone Scialabba sfonda la difesa, viene placcato, ma riesce a riciclare per Cortellari il quale fa la stessa cosa per Gaggioni che accellera e decreta la fine dell’incontro: è 33-26.
Sugli spalti è un autentico tripudio, gli oltre trecento accorsi hanno assististo ad una gara di altissima caratura e l’arbitro stesso alla fine dell’incontro ha espresso piacere per aver diretto una partita così corretta e ben giocata. Non resta che sperare di rivedere un Varese di  questo livello nel prosieguo della stagione, ci sarà senzaltro da divertirsi.

Rugby Varese – Capoterra 33-26 (0-19)
 
Varese: Rossi E, Rossi G, Dubini, Bianchi, Gaggioni, Campiglio, Davincini, Pella(Maccarelli), Ermolli, Cortellari, Lacchè, Montalbetti, Macrì (Scialabba), Maglia, Bosoni.
Marcatori Varese: Campiglio tr. Dubini meta, Gaggioni meta, Rossi G. meta, Ermolli meta.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Marzo 2010
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