In Valceresio si gioca per Tarcisio
Domenica 28 marzo alla palestra di Arcisate le partite degli Aquilotti accompagnano una raccolta fondi per l'Admo, con dedica a coach Vaghi
Dopo diversi giocatori delle categorie minori, dopo i grandi Pozzecco e Meneghin, dopo tante testimonianze di affetto, tocca ai piccoli cestisti della Valceresio scendere in campo a favore dell’Admo, l’associazione donatori di midollo osseo (Admo).
Domenica 28 marzo alla palestra di via Giacomini ad Arcisate ci saranno infatti le partite delle squadre categoria "Aquilotti" della Valceresio: alle 15 tocca alla "Dino", alle 16 invece alla "Tarcisio". Il nome di quest’ultima formazione è dedicato a Tarcisio Vaghi, l’allenatore (fu anche l’aiuto di Magnano alla Pallacanestro Varese) che di recente è stato colpito dalla leucemia, un fatto che ha mobilitato tanti amici della palla a spicchi per sostenere l’Admo.
Nel corso della giornata di Arcisate sarà allestito un banco vendita di colombe pasquali il cui ricavato sarà proprio devoluto all’Admo, mentre i ragazzi sono invitati a realizzare disegni, foto, frasi e pensieri sul tema "Amicizia è…" che saranno poi consegnati allo stesso "Tarci".
Di seguito pubblichiamo le due lettere scritte per l’occasione da Dino Acerenza e dallo stesso Vaghi.
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Io e Tarcisio ci siamo conosciuti vent’anni fa su un campo di basket. Io coach della Valceresio. Tarcisio coach di Castellanza. Io varesino. Lui milanese. All’inizio lo guardavo un po’ dall’alto in basso, perché avevo una squadra più forte e vincevo praticamente sempre. Ma dalla rivalità è sbocciata una splendida amicizia, fatta di scambi di idee e pensieri sulla pallacanestro e sulla vita. Entrambi eravamo giovani e inesperti. Insieme siamo cresciuti e diventati grandi. Insieme abbiamo iniziato a vincere: lui anche uno Scudetto nazionale giovanile e in Serie A, io a livello regionale.
Sono felice e fiero di essere sempre stato alla Valceresio: nella mia famiglia, dove i giocatori sono diventati campioni, oppure sono ancora con me come allenatori. Con Tarcisio, invece, come può accadere nella vita, le strade si sono un po’ separate e ci siamo un po’ persi di vista. Ma l’amicizia, quella vera, è rimasta intatta. Nell’estate scorsa Tarcisio si è ammalato di leucemia e ha inizia la sua partita più importante. E l’amicizia, come un fuoco, è tornata a scaldare i cuori. Adesso ci sentiamo quasi tutti i giorni, grazie a Facebook. Nella difficoltà della malattia, l’amicizia è come una medicina che dà entusiasmo e coraggio di combattere, come in una partita di basket: insieme la vinceremo perché, caro Tarci ho capito quanto sei forte, quanto sei grande. E, per me, un esempio da seguire. Oggi una squadra della Valceresio del Campionato Aquilotti porta il nome di Tarcisio. Perché una volta guarito, ha già promesso che la allenerà lui, visto che ha firmato contratto che lo lega alla Valceresio fino all’anno 2100. Per guarire serve l’aiuto di tutti (dai 18 ai 40 anni): un esame del sangue e diventare donatore ADMO (Associazione donatori midollo osseo, informazioni allo 02-39005367 oppure varese@admolombardia.org). E sarà la vittoria più bella. Quella dell’amicizia. Tarci ti voglio bene.
Dino Acerenza
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«Ad Arcisate si respira vera pallacanestro»
L’amicizia con Dino e con Alessandra Piazzon è poi cresciuta e proprio sul campo di Arcisate ho visto i primi campioncini crescere: Andrea Meneghin (adesso testimonial ADMO), Scarone, Damiao, Marconato, Chiacig, Bulleri e sicuramente tanti altri che non ricordo. Ma quelli della Valceresio erano i campi in provincia dove si respirava vera pallacanestro. La mia storia da lì è iniziata e mi ha portato poi da Castellanza alla Cimberio Borgomanero, passando dagli attuali Legnano Basket Knights fino al Campus Varese, poi la seria A prima con Varese poi con Castelletto, Casale Monferrato, Teramo e la Svizzera, ma quegli anni rimangono i più belli del mio basket: le finali, semifinali provinciali giocate con la Valceresio restano nel mio libro dei ricordi e saranno per sempre nel mio cuore.
Nella palestra di Arcisate ha giocato quella che doveva all’epoca essere l’ultima partita della carriera di Franco Boselli in contemporanea con l’ultima partita della storia del Castellanza basket. Mi ricordo di averlo voluto portare personalmente in auto ad Arcisate perché era un momento storico. Insomma tutti quelli della Valceresio sono e rimarranno per me "gente di cuore" a partire dal basket, per passare dai panini imbottitti presi al Rizzi per fare merenda fino ad arrivare alle amicizie che sono rimaste che non moriranno mai (Dino tu ne sai qualcosa ..vero?). Domenica vi riunite per firmare un’altra delle pagine speciali della vostra storia e della storia del vostro grande cuore e come altri ragazzi che lì giocano o che lì sono cresciuti, che hanno già aderito alla campagna ADMO "Cestisti fino al midollo" partecipate tutti, con i mezzi che potete, iscrivendovi all’ADMO, facendo informazione e portando sempre il messaggio che riceverete con voi. Un saluto ed un ringraziamento va a tutti voi, dai più giovani, agli storici dirigenti dei miei tempi, ai nuovi, alla “mia” squadra Aquilotti ed alla prima squadra degli amici Paolo Nicora, Francesco Bolzonella, MolinaJKack, Mattia Frattini e tanti altri.
Grazie di cuore.
Tarcisio Vaghi
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