Lab#ID compie tre anni e fa parlare i muri

A tre anni dall'avvio del laboratorio di ricerca sulla tracciabilità è tempo di bilanci per i partner del progetto. La nuova sfida è la tracciabilità nell'edilizia anti-sismica

Il laboratorio RfID compie tre anni e si accinge ad aprire un nuovo ciclo. L’auditorium della Liuc questa mattina ha ospitato il professor Mari, a capo del gruppo di ricercatori, e i rappresentanti di Univa, Camera di Commercio, Liuc e Regione Lombardia partner sostenitori del laboratorio di ricerca che in tre anni ha prodotto una trentina di progetti per altrettante imprese sulla tracciabilità ed etichettatura dei prodotti. «In questi tre anni abbiamo collaborato e risolto problemi con organizzazioni private e pubbliche, piccole e grandi – racconta il professor Luca Mari (nella foto a sin.)- grazie al sostegno ricevuto dai nostri partner siamo riusciti a risolvere problemi a volte anche piccoli ma che hanno riflessi non trascurabili sui bilanci di queste aziende e sul miglioramento dell’organizzazione del lavoro».
In questi tre anni l’applicazione della tecnologia RfID ha permesso di migliorare la logistica in Sea e in altre aziende private, ha portato significativi miglioramenti sulla tracciabilità nell’ambito sanitario così come in quello tessile: «In particolare in questo settore industriale abbiamo ora anche una legge in tema che non fa che confermare quanto di buono è stato fatto in questo laboratorio – ha detto ancora Mari riferendosi alla legge Reguzzoni-Versace sul Made in Italy – questa legge permette al nostro laboratorio di porsi come punto di riferimento di tutte quelle aziende che vogliono garantire il loro prodotto da contraffazioni». Il laboratorio si pone come tramite tra chi produce la tecnologia RfID e chi la utilizza mettendo in campo le nostre conoscenze riusciamo a trasferire tecnologia da chi la produce a chi la usa senza che chi deve acquistare possa sbagliare prodotto.

Il laboratorio ha anche un altro merito, quello di formare figure che entrano nel mondo del lavorocon competenze specifiche e non come materia grezza da formare: «I nostri studenti hanno una specificità che li rende unici nel loro campo – ha detto ancora Mari – e questo è stato possibile grazie alla sinergia con Univa». Soddisfatto anche Mauro Temperelli di Camera di Commercio, uno dei partner principali di questo laboratorio il quale ha confermato l’appoggio anche economico per i prossimi tre anni: «Siamo qui per dire che siamo soddisfatti di come si sta sviluppando questo tipo di ricerca – ha detto Temperelli – e per confermare il nostro impegno anche economico. Il laboratorio di ricerca di Liuc avvicina le imprese alla tecnologia».
Al suo terzo compleanno il Lab#id è pronto alla nuova sfida che è già una realtà: l’applicazione della tracciabilità anche nel campo dell’edilizia e delle costruzioni anti-sismiche. Lo conferma il professor Luca Mari: «Esistono tag che si possono immergere nel cemento fresco dei muri – ha detto in chiusura – e che possono far parlare quel muro. In queste tag si possono inserire informazioni su chi, quando, come e con cosa ha costruito quel muro». Se al l’Aquila i muri avessero potuto parlare ne avrebbero raccontate di cose interessanti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Marzo 2010
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