“Lavoro, fisco, cittadinanza. Cambiare si può. Cambiare si deve”

Quasi un migliaio di lavoratori in piazza del Garibaldino in occasione dello sciopero generale di 4 ore indetto dalla Cgil

Lavoro, fisco, cittadinanza. Cambiare si può. Cambiare si deve.
Lo hanno ribadito questa mattina quasi un migliaio di lavoratori e delegati sindacali che si sono ritrovati al presidio organizzato dalla Camera del Lavoro di Varese in piazza del Garibaldino, in occasione dello sciopero generale di quattro ore indetto dalla Cgil.

La crisi e la difficile situazione della provincia di Varese, al centro di tutti gli interventi che si sono susseguiti dal palco dopo l’introduzione del segretario generale Franco Stasi, il quale ha ricordato che la crisi non solo non  è finita, "ma farà ancora pesare drammaticamente le sue conseguenze sui lavoratori, sui pensionati, sui precari".

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La manifestazione Cgil in piazza del Garibaldino 4 di 27

Stasi che ha sottolinerato come dal Governo non siano venute le necessarie risposte alla difficile situazione che sta vivendo il nostro Paese, ha anche ribadito la necessità, ora più che mai, di una ritrovata unità sindacale, per affrontare più forti uno dei momenti più difficili che l’economia italiana abbia attraversato negli ultimi decenni: "Tante Rsu hanno capito che bisogna restare uniti e unitariamente hanno aderito allo sciopero".

Matteo Tigaldo, delegato della Filcams ha snocciolato i dati più pesanti della crisi in provincia di Varese: "Sono più di 33mila i lavoratori varesini licenziati, in mobilità o in cassa integrazione – ha detto -Nel 2009 le ore di cassa integrazione hanno toccato l’astronomica cifra di 54milioni, interessando il 10% della popolazione lavorativa, quando la media lombarda è del 5%. Per questo oggi rivendichiamo il diritto di  gridare con forza contro le risposte totalmente inadeguate che il Governo ha dato, e contro i suoi provevdimenti iniqui. Perché questa sciagurata crisi ci toglie la speranza di un avvenire migliore".

Sul palco anche i problemi degli immigrati, richiamati nell’intervento di Jaques Amani, dei pensionati, dei giovani precari, dei lavoratori della scuola, del comparto metalmeccanico e di tante categorie, tutte alle prese con la paura del domani.

"La crisi – ha detto la delegata Fiom Stefania Filetti, prima dell’intervento del segretario regionale della Cgil Stefano Landini  – non era un’invenzione della Cgil e un Governo, di qualsiasi colore sia, ha la responsabilità di portare il Paese fuori da questa drammatica situazione e di dare risposte ai lavoratori, ai giovani, agli anziani. Risposte che non sono mai arrivate, mentre non sono mancati continui attacchi ai diritti dei lavoratori e di tutti i cittadini più deboli".
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Marzo 2010
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