Massimiliano Pontiroli, “per i pensionati di oggi… e per quelli di domani”
Per la prima volta il Partito Pensionati è riuscito a iscrivere al voto locale una sua lista. A tentare la scalata al municipio è un 42enne nuovo alla politica: "Ho trovato energia e voglia di battersi anche tra chi già ha dato tanto"
Per la prima volta il Partito Pensionati riesce ad approdare con una propria lista al voto amministrativo in provincia di Varese. Lo fa a Golasecca con Massimiliano Pontiroli che è riuscito nell’impresa (non delle più semplici, soprattutto di questi tempi…) di raccogliere e far validare correttamente le firme necessarie. Elemento già in sè motivo di soddisfazione per chi parte "dal basso", e da persona nuova alla politica. «Anche a me avevano contestato qualche firma» racconta il candidato, ma alla fine la lista è passata, a differenza di quanto accaduto a Saronno. «In un paio d’ore in paese ho raccolto quaranta firme, quasi tutte appunto tra i pensionati, riscontrando una notevole confusione e carenza, devo dire, in tema di servizi e strutture, per la terza età ma non solo». Sono questi, naturalmente, i temi portanti dell’attività del partito dei Fatuzzo (il fondatore Carlo e la figlia Elisabetta), che anche alle elezioni regionali, dopo alleanze alterne, ondivaghe e avare di soddisfazioni, corre con una propria lista, sia pure sostenendo come candidato presidente Filippo Penati.
Il 42enne Pontiroli, separato, un figlio, una madre da tempo pensionata, viene dal mondo dell’edilizia: il padre aveva un’azienda. «Ho dovuto interrompere gli studi ormai in vista del diploma da geometra, mio padre si è ammalato che ero ancora un ragazzo. Quando poi ho cercato di portarne avanti l’attività, ero troppo giovane e non avevo sufficienti garanzie». Così l’azienda è stata chiusa e Massimiliano ha trovato impiego nel settore da dipendente; il suo obiettivo è riaprire l’azienda di famiglia.
«L’interesse per la politica è nato tempo fa conoscendo di persona i Fatuzzo e il coordinatore del partito nel Varesotto, Orazio Sofia. Parlando con la gente qui a Golasecca mi sono accorto di quanta poca attenzione sia stata posta a certi aspetti sociali, si pensa più che altro a costruire, a fare rotonde, ma servizi e strutture per gli anziani, o anche piccoli sconti nei negozi di vicinato, che quasi non ci sono più, mancano. E parliamo di qualcosa che in fondo è dovuto a chi nella vita si è fatto un mazzo così». Quel che ha sorpreso Pontiroli è l’energia di questi pensionati, e per converso l’assenza politica dei giovani. «Gli anziani che ho conosciuto hanno ancora una carica e una voglia di battersi notevolissime. I ragazzi hanno opzioni diverse, è chiaro: in politica inclinano magari alla Lega». Ma non c’è il rischio di un… conflitto di interessi generazionale? «Direi di no perchè quanto il partito fa, lo fa per chi è in pensione oggi e a maggior ragione per chi vi si troverà domani». Conti dello Stato permettendo, s’intende.
E Golasecca? «È bella, sì, ma è anche un paese morto. Strutture autogestite, circoli, eccetera, dove sono? Alle 10 di sera c’è il coprifuoco, chi esce, prende l’auto e va altrove». La lamentela, più "giovanilistica" che da pensionati, si aggiunge al programma del partito che si cercherà di declinare in chiave locale. Quanto ai risultati, Pontiroli non si fa soverchie illusioni e vede favorita in qualche misura la Reggio sui rivali, ma, dice, «mi piacerebbe riuscire ad entrare in consiglio comunale per fare un po’ da ago della bilancia e ottenere qualcosa per i pensionati. Questo è l’obiettivo che mi pongo e per il quale chiedo fiducia ai golasecchesi».
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