Picco Bellazzi: “I miei impegni per il volontariato”
Alcune proposte del candidato del Pd per il Consiglio regionale
Gli impegni per il mondo del volontariato di Walter Picco Bellazzi, candidato per il Pd al Consiglio regionale, in caso di elezione.
La mia attenzione al mondo del volontariato è motivata dal fatto che personalmente agisco sia in questo ambito che nell’associazionismo. Quanto voglio realizzare, se eletto, è quindi un’aspirazione che mi coinvolge direttamente.
Mi limito a tre argomenti: incremento dei fondi per i progetti delle associazioni; semplificazione burocratica, abolizione dell’Iva sugli acquisti. Proprio in questi giorni, lo scorso 11 marzo, la Regione Lombardia ha emesso i nuovi bandi per finanziare i progetti del volontariato e dell’associazionismo. Una concomitanza di certo non casuale. Però è da 10 anni a questa parte che i fondi messi a disposizione sono sempre gli stessi mentre il numero delle associazioni è raddoppiato, nonché il fatto, ancora più grave, che da qualche tempo questi bandi non sono più annuali ma biennali come se i bisogni del volontariato fossero intermittenti e non continuativi. Sarebbe ora che la Regione cominciasse ad aiutare sul serio il mondo del volontariato e non soltanto colmandolo di lodi sperticate assolutamente gradite ma insufficienti a far camminare i progetti.
Mi impegnerò anche per risolvere il problema degli appesantimenti burocratici che negli ultimi anni sono diventati particolarmente gravosi. Non se ne può più: relazioni annuali da compilare con decine di domande a cui rispondere; nuovi moduli EAS per l’Agenzia delle Entrate astrusi nei contenuti e da inviare con i meccanismi più diabolici che esistano; tonnellate di carta da produrre per la tutela della privacy e la sicurezza che a tutto servono salvo che a tutelare la privacy e a salvaguardare la salute e l’incolumità dei volontari. Occorre quindi snellire puntando sugli adempimenti essenziali e via tutto il resto.
Inoltre, il 2011 è stato proclamato dall’Unione Europea: “anno del volontariato”. La Regione Lombardia cosa intende fare in questo ambito? Siamo la regione italiana con il maggior numero di associazioni e l’Italia è, a sua volta, il paese europeo in cui più cittadini si dedicano al volontariato. Si tratta di un’occasione da sfruttare meglio per rilanciare il ruolo delle associazioni e non limitarsi a qualche mega convegno in cui i politici di turno fanno passerella e ripetono le stesse cose trite e ritrite. Forse potrebbe essere l’occasione per risolvere la questione dell’Iva sugli acquisti. Oggi la si deve pagare e non si può nemmeno detrarla perché le norme comunitarie non lo consentono. Sarebbe invece un grande vantaggio per le associazioni quando, facendo acquisti (da una risma di carta a un autoveicolo per il trasporto dei disabili) non fossero tenute a pagare l’Iva o venisse applicata l’aliquota agevolata del 4% anziché del 20%. Al Parlamento europeo se ne è parlato: sono convinto che se le regioni italiane riprendessero la cosa forse sarebbe la volta buona che otteniamo qualcosa.
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