Quattro container di rifiuti abbandonati nei boschi
È quanto raccolto dalla Protezione Civile e da alcuni residenti delle zone periferiche in una mattinata di pulizia dei boschi dietro il PalaYamamaY, il cimitero di Sacconago e in zona Burattana, a conclusione di un weekend di esercitazioni
Quattro container di rifiuti vari abbandonati dai boschi. È il ben triste "carniere" dopo una mattinata di raccolta da parte di circa 25 volontari in divisa della Protezione Civile e di una decina di collaboratori "in borghese" unitisi a loro per ripulire le aree boschive della zona retrostante il PalaYamamaY (vie Maderna e Ponzella), la via Burattana e l’area retrostante il cimitero di Sacconago, di cui documentavamo fotograficamente il degrado pochi giorni or sono.
L’iniziativa andava a concludere un weekend addestrativo "sul campo" del nucleo bustese di ProCiv, con tanto di apposito campo per le emergenze montato presso il palazzetto. Si tratta di una struttura mostrata per la prima volta lo scorso ottobre, modulare e di rapido assemblaggio (tre ore e mezzo di lavoro per una quindicina di persone addette), adatta ad essere rapidamente trasportata in caso di necessità.
Non è mancata la presenza di rappresentanti istituzionali, a partire dall’assessore comunale Luciano Lista; e, poichè siamo in periodo elettorale, anche del suo personaggio di riferimento in regione, l’asessore regionale Luca Daniel Ferrazzi. «Volevamo dare un segnale di azione concreta, passare dalle parole ai fatti, perchè qui c’è cultura della critica – e finisce che è sempre colpa dell’amministrazione – ma manca quella del fare» commenta Lista.
In 25 circa i volontari della Protezione Civile, più gli occasionali aiutanti, dalle 8,30 alle 12 hanno "rastrellato" i boschi più malmessi trovandovi di tutto. Lasciati da parte alcuni rifiuti speciali che richiedono attenzioni particolari – a partire dall’Eternit che non deve essere frantuimato per la nota dannosità delle fibre d’amianto – si è davvero raccolto un degno campionario. Dai classici sacchetti della spesa alle bottiglie di plastica, fino a mobilia, poltrone, pneumatici abbandonati da talmente tanto tempo che vi crescevano all’interno le robinie, batterie per veicoli a motore, elettrodomestici interi e via elencando il triste rosario di quanto viene abbandonato da una infima minoranza a scandalo di tutta la città, e di chi ne scopre gli angoli (per fortuna!) più nascosti. Buono il risultato della pulizia nell’area Maderna-Ponzella, dove sono state recuperate anche due borse con i documenti di più persone, tutto consegnato ai carabinieri perchè ne avvisino i proprietari – evidentemente gli scippatori hanno scelto la zona per disfarsi dei "pesi morti" appena rubati. A Sacconago in zona cimitero servirà l’intervento di mezzi speciali per venire a capo di parte dei mucchi di rifiuti trovati. Come riferisce Fausto Cecchino della ProCiv, non mancava una sorta di "cimitero dei pc" (quella dei rifiuti elettronici è una vicenda penosa che di tanto in tanto i lettori ci ricordano) e addirittura uno strato di lumini evidentemente gettati da dentro il cimitero oltre il muro di cinta.
«Scriverò ad Agesp una lettera forte» annuncia l’assessore Lista, «per sottolineare l’incuria che affligge queste aree e la necessità di attivarvi un monitoraggio». Per parte sua Davide Piovesan, il coordinatore locale della Protezione Civile, annuncia una "mappatura" delle zone soggette a questi abbandoni di rifiuti. Nei giorni scorsi, sempre dietro segnalazioni, si era vista all’opera Agesp nel ripulire un’altra stradina "storicamente" usata come immondezzaio dai soliti idioti: la via Baraggioli.
«Un grande plauso alla nostra Protezione Civile» commentava l’assessore regionale Ferrazzi «per questa iniziativa ricca del più autentico spirito civico. Il loro è un lavoro che deve mirare soprattutto ai più giovani, visto che certi padri dediti all’abbandono di rifiuti sono irrecuperabili. Quando vedete queste cose, non chiudetevi dietro le tapparelle» l’invito conclusivo. Perchè sia pure senza farsi illusioni sul fatto che in poche settimane l’immondezzaio abusivo di turno tornerà tal quale, in mancanza di controlli atti a identificare gli inquinatori, una segnalazione a chi di dovere (polizia locale, Agesp) non costa nulla.
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