Varato il concorso per il lungolago
Inviatati a proporre idee 11 progettisi di tutto il mondo
E’ stato varato oggi il Concorso Internazionale di Idee per la valorizzazione del Lungolago di
Como. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in una conferenza stampa nel capoluogo lariano tenuta insieme al presidente della Provincia Leonardo
Carioni, al sindaco Stefano Bruni, e ai presidenti della Camera di Commercio, Paolo De Santis, dell’Ance, Valentino Carboncini, e degli Ordini degli architetti, Angelo Monti, e degli
ingegneri, Leopoldo Marelli.
"Como è una perla di bellezza – ha detto Formigoni – e lo scopo di questa importante iniziativa, che vede il consenso e la collaborazione di tutte le nostre istituzioni, è di far circolare nel mondo un’immagine adeguata di Como e del suo lago, così da rilanciare la città, il territorio, la sua
attrattività".
Oggi stesso sono state spedite le lettere di invito, da parte di Infrastrutture Lombarde Spa che gestisce il concorso, a 11 studi di progettazione, composti da architetti, urbanisti, professionisti affermati ma anche giovani talenti, alcuni di Como, altri della Lombardia, altri ancora italiani e altri
infine di paesi europei ed extraeuropei. Sono: Studio Galfetti, Mario Botta, Mario Cucinella, Cino Zucchi, Massimo Carmassi, Alvaro Siza, Barreca&La Varra, Nicola Russi, Karim Rashid,
Mecanoo Architecten, Francesco Venezia.
"Sono chiamati – ha spiegato Formigoni – a offrire idee stimolanti e innovative per il futuro di questo luogo straordinario, a presentare le soluzioni più moderne ancorate tuttavia al carattere del patrimonio naturale, storico e architettonico e improntate al criterio della bellezza".
Non a caso è stato fatto un lavoro preliminare, con un comitato dei referenti degli Enti ed Associazioni, per inquadrare le proposte e le idee, in forme specificamente attente ai caratteri
paesaggistici e storici dei luoghi interessati, alle relazioni con il sistema di accessibilità, alle peculiarità architettoniche (con particolare riferimento al razionalismo comasco), al sistema del verde e delle ville.
"Ecco – ha proseguito il presidente – l’impegno che sento fortemente necessario per il nostro tempo è ad uno scatto di sensibilità di mentalità e di cultura per la bellezza: tutela e sviluppo di questo grande dono che per la nostra regione ha dimensioni e qualità straordinarie. Il ‘manifesto’ della nostra Regione per il 2020-2030 ha in capo un nuovo primato: quello appunto della bellezza".".
Il concorso che parte oggi chiede dunque ai partecipanti di esplorare Como e il suo lago, per fornire elementi di indirizzo generali – un masterplan – sulla intera fascia di lungolago da Villa Olmo a Villa Geno e, più specificamente, per disegnare la radicale risistemazione della sua parte centrale, in termini di arredo urbano e di attrezzature per la vita sociale dei cittadini.
I concorrenti sono infatti invitati a proporre sia un "concept" elaborato in relazione ai temi urbani e alle aree complessive del lungolago individuate, sia una proposta per la soluzione architettonica della zona centrale, oggetto delle opere di difesa idraulica, e delle piazze urbane che si affacciano sul lago.
Ci sono 90 giorni di tempo per presentare le proposte ideative (10 giugno). Entro il 15 luglio una giuria di esperti individuerà la migliore proposta, che sarà premiata con 50.000 euro.
A partire dal "concept" scelto con questo concorso sarà possibile attivare una seconda fase, e cioè ulteriori progetti sui singoli temi e le singole aree del Lungolago di Como (ad esempio Stadio, Giardini di Ponente, Chilometro della conoscenza, ecc).
Dunque a Como, oltre alla sicurezza idraulica, sarà creato un nuovo spazio per la fruizione sociale, culturale e turistica dello straordinario ambiente urbano e naturale della città.
Regione Lombardia si conferma capofila anche di questo progetto, insieme alle istituzioni locali – Provincia e Comune – e alla Sovrintendenza ai beni ambientali e culturali e auspicabilmente
ai privati, "nel segno di un ritorno concreto a un neo-mecenatismo finalizzato al bene comune, come accadeva in passato per la costruzione degli ospedali".
"Il tutto – ha concluso Formigoni – terminando le opere ben prima di Expo, evento che è di tutta la regione e che dovrà vedere anche Como come protagonista".
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