Varesini di tutti i colori insieme per il Cile

Presentato il comitato "Varese per il Cile" destinato a raccogliere fondi per le popolazioni colpite. Al quale hanno già aderito, insieme alla Fondazione Nidoli, personalità molto diverse tra loro

Varese per il Cile, il gruppo promotoreChi l’avrebbe mai detto che il Cile era così vicino a Varese e ai varesini.
Chi l’avrebbe mai detto che una targhetta di bronzo con su scritto “Varese, Italia” era apposta sul muro di un orfanatrofio di Valdivia, località cilena che ha vissuto il terremoto peggiore prima di quello avvenuto pochi giorni fa, nel 1960. E invece le storie che legano Varese al Cile sono molte più di quanto si pensi e le passioni che il terremoto ha scatenato così intense da avere dato lo stimolo a creare “Varese per il Cile”, comitato che ha lo scopo di raccogliere fondi che verranno devoluti alla diocesi di Conception, a soccorso delle persone colpite dal terremoto.

La prima delle storie inaspettatamente varesine è quella del vescovo di Conception, la città più colpita dal terremoto: si tratta di un monsignore veneto, Riccardo Ezzati, che ha la maggior parte dei suoi parenti stretti tra Brebbia e Gropello di Gavirate: tanto che alla presentazione del comitato era presente anche la sorella Giuliana.

Poi, la storia dei tre figli dell’assessore regionale Raffaele Cattaneo, che ha dato vita al comitato con un “giro di mail” tra i suoi colleghi in consiglio regionale ottenendo un immediato successo bipartisan: tutti e tre adottati, i bimbi sono nati in Cile e provengono da quell’istituto di Valdivia fondato e gestito dalla varesinissima Fondazione dedicata a Patrizia Nidoli, il cui padre era presente alla nascita del comitato. Per la famiglia Cattaneo, quindi, Conception è un pezzo del cuore né più ne meno che il lago di Varese: «Un legame viscerale. E così forse potete immaginare qual è stata la reazione mia e di mia moglie appena abbiamo saputo del terremoto».

Una reazione che ha portato alla famosa email ai colleghi, e che ha dato risposte sorprendenti: come quella del rappresentante del PD Alessandro Alfieri, che è legato al Cile attraverso le sue passate esperienze diplomatiche: «in particolare, sono legato alle comunità italiane in Cile». O, ancor più sorprendente, quella di Mario Agostinelli rappresentante in Consiglio Regionale di Sinistra é Libertà, che non ha esitato a dichiarare: «Sono grato all’iniziativa di Raffaele perché pur nella lontananza tra noi in consiglio, ha saputo radunare in unità tutti noi su un progetto comune». Nel suo caso, l’interesse è ben preciso ed è legato a un progetto che sta curando a favore dei pescatori di Talca, città cilena colpita oltre che dal terremoto anche dallo Tsunami, che lui ha conosciuto in uno dei suoi viaggi sudamericani.

Una iniziativa che «Potrebbe sembrare che abbia un sapore elettorale, visti tutti questi candidati schierati» come ha spiegato senza peli sulla lingua Gianni Spartà, incaricato di presentare il neonato comitato ma anche lui “colpito” dall’amore per quel paese dopo un viaggio effettuato nel 2000, dove ha conosciuto le attività della Fondazione Nidoli riportando a casa una serie di reportages per la Prealpina. Al tavolo della presentazione infatti oltre a Cattaneo, Alfieri e Agostinelli, c’erano anche Luigi Zocchi, Giorgio Puricelli, Benedetta Frattini e anche Stefano Tosi, pur non presente, è stato registrato tra primi sostenitori. Mentre Gianpaolo Livetti, impossibilitato ad esserci ma già sostenitore, ha approfittato del biglietto di "giustificazione dell’assenza" per sollevare qualche questione sull’opportunità del momento.  «La trasversalità di schieramenti però è importante – ha concluso Spartà – E se le elezioni portano solidarietà e aiuti, ben vengano le elezioni».

Ben vengano: anche perchè in Cile, mentre gli ultimi echi del terremoto lasciano le prime pagine dei giornali, c’è ancora bisogno di tutto: «Ospedali da campo, sale operatorie, gruppi elettrogeni, sistemi di depurazione, tende da campo, mense da campo, centri di dialisi autonomi: di questo ha bisogno il Cile adesso – spiega, leggendo da un postit dove si era appuntato tutte le necessità in italiano Jaime Contreras Nogueira, console generale del Cile – Qualunque iniziativa, grande o piccola è importante per noi: e io so già che Varese ha un cuore straordinario. Questa stessa iniziativa, che unisce persone ideologicamente e culturalmente diverse, dà l’idea dell’unità dei varesini nell’affrontare le difficoltà».

Per informazioni sul comitato è possibile scrivere all’email: vareseperilcile@gmail.com
I versamenti sono effettuabili sul conto Intesa San Paolo di Via Marcobi a Varese.
IBAN:IT56U0306910801100000005045
Causale: emergenza terremoto Cile


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Pubblicato il 11 Marzo 2010
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