Volantini “politici” fuori dai seggi, infuria la polemica a Casciago
Le due liste di opposizione Progetto Paese e Obiettivo Comune accusano gli esponenti della maggioranza di aver fatto propaganda elettorale fuori dai seggi: "Gesto scorretto e vile". L'assessore Franco: "Polemica sterile"
Non si placa la polemica a Casciago in seguito al volantinaggio di alcuni esponenti di Lega Nord e Pdl all’esterno dei seggi elettorali. Dopo la nota diffusa sul blog del gruppo Progetto Paese guidato da Marino Brovedani, è l’altro capogruppo di minoranza (Obiettivo Comune) ed ex sindaco Andrea Zanotti a partire all’attacco: «Una cosa scorretta – spiega -. Forse Maroni non ha capito che è il sindaco di tutti i cittadini e non può e non deve continuare a fare campagna elettorale, per di più nel giorno delle elezioni. Noi, attraverso il nostro blog, abbiamo semplicemente chiesto conto di alcune scelte amministrative, ma non abbiamo ottenuto risposte, salvo poi trovare sui volantini frasi ingiuriose nelle quali ci si dà dei bugiardi e mentitori. Un’opera vile, anche perché non è firmata: se ci saranno gli estremi, querelerò tutto il gruppo di maggioranza». Nelle sei pagine distribuite all’esterno dei seggi da alcuni militanti vicini ai partiti che comandano a Casciago si toccano svariati temi affrontati nei blog delle due formazioni di minoranza, dalla biblioteca al trasporto urbano, fino alla famigerata piazza Cavour, alla Tarsu, all’illuminazione pubblica e al Pgt. Nel volantino si attaccano le minoranze che “a cavallo di un cavillo raccontano falsità, calunnie e bugie, specialità della solita di ditta di sinistra”. Il sindaco Beniamino Maroni da ieri mattina, domenica 28 marzo, è all’estero e afferma di non saperne nulla del volantinaggio. A rispondere ci pensa l’assessore Fabio Franco: «Il volantino non riguarda le elezioni regionali e non ci sono riferimenti a candidati in corsa, salvo i due loghi di Lega Nord e Pdl presenti nel simbolo della lista Per Innovare – spiega Franco -. È una polemica sterile. Abbiamo solo distribuito il volantino per rispondere ai dubbi e alle perplessità esposte nei due blog delle minoranze».
«Mi assumo la responsabilità del gesto, che ha le sue motivazioni: il volantino era pronto da mercoledì, poi giovedì e venerdì è piovuto e non abbiamo potuto distriubuirlo – spiega Piero Franco, coordinatore della lista “Per Innovare” -. Dobbiamo scindere i due piani, quello politico e quello amministrativo: nel foglio distribuito abbiamo risposto alle sollecitazioni delle minoranze. C’è poi una legge del 1956 che ci permette di stare a 200 metri dai seggi a distribuire materiale pubblicitario: ripeto, non è questo il caso perché nel volantino non c’era nessun invito a votare questo o quel partito, ma era un foglio amministrativo. Dispiace per i toni usati dalle opposizioni: i ragazzi che hanno volantinato non sono cani, dire che sono stati sguinzagliati non è bello e non sono neppure scagnozzi di nessuno. Poi criticare senza conoscere le leggi non è opportuno, spiace che un ex amministratore non si sia informato a dovere. Noi siamo per il fare, spero che le minoranze facciano critica costruttiva, come l’abbiamo fatta noi a suo tempo: ricordo che dopo due mesi della scorsa amministrazioni li abbiamo “salvati”, impedendo la caduta della giunta per senso civico. Hanno fatto un guazzabuglio inopportuno per nulla». Zanotti ha segnalato il fatto a Prefettura e Polizia Locale: «Mi hanno detto che se lo hanno fatto a 200 metri dai seggi non è reato. Ora il metro non ce l’avevo, ma ritengo che sia stata una cosa scorretta e deprecabile, segno del nervosismo che dopo un anno attanaglia questa maggioranza».
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