Botta: «Varese non abbia paura di cambiare»
L'accorato appello dell'architetto ticinese alla città che affronta le sfide del cambiamento urbanistico. Serata di chiusura della serie di incontri dedicati ai rogetti urbanistici per Varese
E’ un appello al coraggio di cambiare e governare la trasformazione quello che Mario Botta rivolge alla platea di architetti, amministratori, tecnici del settore che ieri sera (mercoledì) hanno partecipato alla serata conclusiva del ciclo dedicati al progetto tra amministrazione varesina e l’accademia di acrhitettura di di Mendrisio. Il celebre architetto ha mostrato alcuni dei modelli che verranno esposti nella mostra di giugno e ha aggiornato lo stato di avanzamento dei progetti soffermandosi sull’area delle stazioni, su piazza Repubblica e l’ex-caserma Garibaldi. Ha mostrato alcuni dei suoi progetti realizzati e in fase di realizzazione, come la riquaificazione dell’area Campari a Sesto San Giovanni, il museo della tradizione di Seoul e altre realizzazioni.
Ma Botta non ha risparmiato la sua vis polemica garbata nei confronti dei "Ligresti che recuperano le aree industriali con tanta edilizia residenziale", auspica anche un uso sociale e ricreativo dello spazio urbano. Spazio anche al ricordo del conte Giuseppe Panza scomparso venerdì scorso, "vicino di casa" illustre di Ville Ponti e amico personale del professore ticinese: «Il conte ultimamente si era speso molto per il progetto di affiancare alle cappelle del Sacromonte nuove architetture che rivisitassero in chiave moderna le originali – ha ricordato Botta – ma lui sapeva essere sia sognatore che pragmatico e lo ha dimostrato in tutta la sua vita. Il suo progetto rischiava di rovesciare i rapporti di forza tra contemporaneità e classico ma si proponeva come una sfida affascinante sotto molti altri punti di vista».
Ora l’appuntamento è per giugno con la conclusione del progetto che sfocerà in una mostra ad ottobre dove verranno esposti i lavori dei futuri architetti formati nell’accademia ticinese. A termine della serata il giornalista Cesare Chiericati e Andrea Ciotti, assistente al programma Diploma 2010, hanno ringraziato tutti quelli che hanno collaborato all’organizzazione della serie di serate tra i quali Teamwork, partner nell’organizzazione.
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