Concerto per violoncello e pianoforte all’Insubria
Continua la Stagione Concertistica dell’Università degli Studi dell’Insubria, venerdì 16 aprile, con la musica classica di Franco Maggio Ormezowski e Barbara Lunetta
La Stagione Concertistica dell’Università degli Studi dell’Insubria prosegue con un nuovo concerto di musica classica in programma venerdì 16 aprile, nell’Aula Magna di via Ravasi 2, a Varese. In scena il celebre duo pianoforte-violoncello, formato da Franco Maggio Ormezowski (uno dei nomi storici del concertismo italiano) e Barbara Lunetta, che eseguirà brani di Johannes Brahms, Zoltàn Kodàly e François Francœur. Si ricorda che l’ingresso è, come sempre, libero e gratuito.
La carriera di Franco Maggio Ormezowski ha inizio ufficialmente quando, a soli 14 anni, vinse il Concorso Nazionale per Giovani Concertisti. Da quel momento il percorso dell’artista è costellato di successi in Italia e all’estero, sia come solista, sia con grandi orchestre sinfoniche, d’archi e da camera. Attualmente suona in un quartetto come solista con Uto Ughi. Ha tenuto concerti per la TV francese, la BBC di Londra, la RAI e per altri Paesi. Sul palco insieme al virtuoso violoncellista ci sarà il pianoforte di Barbara Lunetta, la cui attività concertistica è prevalentemente dedicata alla musica da camera. Ha suonato nelle principali città italiane con artisti di grande levatura. In duo con Ormezowski ha effettuato numerose tournée in Europa, Stati Uniti, America del Sud e Africa Settentrionale.
Il duo aprirà il concerto eseguendo le musiche di François Francœur, che si distinguono dalle composizioni di altri artisti dell’epoca in quanto povere dei manierismi che caratterizzavano la musica di corte. L’aspetto innovativo delle sue composizioni può essere letto in chiave storica come una risposta musicale all’epoca in cui visse (il repertorio fu composto con ogni probabilità nel 1773), segnata dall’ascesa del ceto borghese e della piccola aristocrazia appartenenti a centri come Londra, Amburgo e Francoforte, che costituirono un mercato fiorente per la nuova produzione musicale. La parte centrale del concerto sarà invece dedicata alla produzione cameristica di Zoltàn Kodàly; l’artista fu profondo conoscitore delle melodie arcaiche della propria terra d’origine – l’Ungheria – come si evince, in particolare, dalla sonata per violoncello solo che Ormezowski andrà a eseguire. L’esibizione si chiuderà in grande stile con la sonata op. 99 di Johannes Brahms, ricca di speciale impeto tragico, rapsodicità e ricchezza tematica.
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