Dalla crisi al vulcano: per gli alberghi il peggio non è passato
Chiude il Domina Inn di Somma Lombardo e molte strutture hanno richiesto la cassa integrazione. Solo in aprile un leggero miglioramento
La crisi di Malpensa, i viaggiatori che scelgono Milano e le anche piccole sfortune come il vulcano islandese: insomma per gli alberghi del basso Varesotto continua a non tirare buona aria. Lo conferma il presidente della Federalberghi provinciale, Guido Brovelli, che ha annunciato ieri la chiusura di una delle strutture più conosciute, il Domina Inn hotel di Somma Lombardo. Una decisione estrema ma non isolata: molti hotel della zona, colpiti dalla crisi, hanno infatti richiesto la cassa integrazione. «La ripresa non arriva – ha commentato Brovelli -. Pensavamo che il picco della crisi fosse la fine dell’anno scorso invece i primi tre mesi del 2010 non sono stati positivi. Vedremo come andrà aprile, che qualche segno di miglioramento l’ha dato ma si fa ancora molta fatica». Il mese in corso è stato avvantaggiato dalla fiera del mobile di Rho, uno degli appuntamenti più importanti per la ricettività del settore alberghiero ma anche in questo caso qualche scompenso è stato causato dal vulcano islandese, un evento imprevedibile che comunque ha creato non pochi problemi all’indotto.
A mettere in difficoltà le strutture del territorio vicino all’aeroporto è inoltre la concorrenza delle grandi catene: «Presto aprirà lo Sheraton da 440 camere all’interno dello scalo – continua il presidente di Federalberghi -. Questo porterà qualche problema agli alberghi circostanti. Non dobbiamo però scoraggiarci, dobbiamo pensare a come catturare i migliaia di viaggiatori che ogni giorno transitano da Malpensa. Ci stiamo per esempio occupando della gestione diretta dell’ufficio turistico che innanzi tutto spiega a chi viaggia che si trova in provincia di Varese e non a Milano come molti pensano. Offre anche servizi e illustra le bellezze di questo territorio invitando così a scoprirlo. Abbiamo poi stipulato degli accordi per offrire qualcosa in più a chi sceglie i nostri alberghi, ne è un esempio quello che stiamo definendo con Sea e che permetterà ai turisti di fare il check in direttamente in hotel. Si potrà risparmiare tempo magari da dedicare ad altro, come appunto all’interesse per le bellezze del Varesotto».
I numeri – Secondo i dati diffusi oggi da Federalberghi e relativi al primo trimestre del 2010 a Varese, l’occupazione camere è scesa del 6,4 per cento a gennaio (dal 34,5 per cento del 2009 al 32,3 del 2010), del 2,5 per cento a febbraio (dal 40,2 per cento del 2009 al 39,2 del 2010), del 14,5 per cento a marzo (dal 49,8 al 42,6 per cento). In picchiata il prezzo medio delle camere: -18 per cento a gennaio (da 82,5 euro a 67,537), -10,7 a febbraio (da 73,54 euro a 65,67). Altri dati negativi per marzo: -10,7 per cento (da 75,73 a 67,63 euro). L’effettiva redditività delle stanze è in discesa libera: i cali sono del 23 per cento a gennaio, del 13 a febbraio e del 23 a marzo.
In provincia, l’occupazione camere cresce: +4,1 per cento a gennaio (dal 39,4 del 2009 al 41 per cento del 2010), +12 a febbraio (dal 44,8 al 50,2 per cento), con un timido +0,6 a marzo (dal 54,4 al 54,7 per cento). Un segno positivo a cui si contrappone però un calo della redditività: il prezzo medio è calato del 19,5 per cento a gennaio (da 81,77 a 65,81 euro), del 18 per cento a febbraio (da 78,96 a 64,74 euro) e del 6,7 a marzo (da 82,49 a 76,98). Stesso discorso per la redditività per camera: -16,2, -8,1, -6,2 per cento nei tre mesi.
Area Malpensa – per quanto riguarda l’occupazione, nessuna variazione a gennaio (44,1 per cento), +10,2 a febbraio (da 49,2 a 54,2 per cento), e +7,8 a marzo (da 56,7 a 61,1 per cento). Prezzo medio nei tre mesi: -18,3 (da 75,57 a 61,77 euro), -20,9 (da 75,5 a 59,73 euro), -9,6 per cento (da 75,96 a 86,7 euro). Redditività: -18, -12,9, -2,6 per cento.
Nel 2009, in provincia di Varese hanno operato 172 alberghi (Federalberghi ne rappresenta il 70 per cento), per un numero totale di 5818 camere. L’Osservatorio economico monitora oltre 1800 camere. Secondo i dati Istat rilevati a livello provinciale, nel 2009 si sono registrati 850mila arrivi, per un totale di un milione e mezzo di presenze.
Per quanto riguarda gli arrivi internazionali, al primo posto ci sono i turisti tedeschi (con 57mila arrivi), seguiti dagli statunitensi (quasi 52mila arrivi).
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