Eruzione in Islanda, chiusi gli spazi aerei di Svizzera e Nord Italia

Anche a Malpensa cancellati quasi 150 voli, disagi anche a Linate e Orio al Serio: proseguono i disagi per le ceneri rilasciate dal vulcano

Anche la Svizzera ha annunciato venerdì di aver chiuso il suo spazio aereo per le difficoltà create dalla cenere del vulcano islandese in eruzione. Tutti i voli dagli aeroporti rossocrociati resteranno a terra fino a sabato mattina, quando sarà anche tutto il Nord Italia a non volare. È solo l’ultimo aggiornamento di un evento naturale che sta mettendo in ginocchio l’intero settore del volo in mezza Europa; anche l’Italia è ormai a rischio, e venerdì si registravano situazioni di disagio, in particolare a Orio al Serio e Linate, ma anche a Malpensa sono stati cancellati i voli verso il Nord Europa: 72 partenze e 70 arrivi sono spariti dal tabellone.
In serata è stato disposta infine dall’Enac l’interdizione al volo strumentale di tutto il Nord
Italia fino ai 35mila piedi – 10.668 metri – dalle 6 alle 14 di sabato, orario durante il quale resteranno chiusi gli aeroporti e gli unici voli autorizzati sotto quella quota saranno quelli di emergenza: i sorvoli sopra la quota limite sono invece ammessi. Alitalia ha già provveduto ad annullare tutti i voli da e per il Nord. Le ceneri emesse dal vulcano sottostante il ghiacciaio Eyjafjallajoekull, per quanto fini, costituiscono un grave rischio potenziale per i delicati motori dei jumbo jet. Quanto al fenomeno eruttivo, è difficile anche per gli scienziati dire in che tempi si esaurirà, potrebbe anche proseguire per delle settimane.

In Europa sono già chiusi gli scali delle isole britanniche, della Danimarca, del Benelux, ora anche dei Paesi alpini e dell’ex Cecoslovacchia, perfino in Bulgaria, Ungheria e Finlandia, numerose le cancellazioni negli aeroporti francesi e tedeschi. Problemi anche in Polonia, proprio quando si attendono i potenti del mondo per i funerali di Stato del presidente Lech Kaczynski, tragicamente perito nell’incidente aereo di Smolensk. Per tutta la giornata di venerdì la Protezione Civile sta monitorando la situazione con le competenti autorità aeronautiche e una decisione sarà preso entro la serata sulla base delle previsioni meteo.

Nel resto dell’Europa i disagi restano pesantissimi. Non è certo la prima volta che in Islanda, terra di ghiaccio e fuoco, geologicamente giovanissima, erutta un vulcano: ma stavolta l’effetto sulle comunicazioni aeree è stato rovinoso. E se le sottilissime polveri emesse dovessero restare nell’alta troposfera a lungo, facendo da schermo alle radiazioni solari, potremmo anche andare incontro ad un’estate insolitamente fresca: l’effetto di grosse eruzioni sul clima è storicamente provato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Aprile 2010
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