Gli alpini compiono 80 anni

Tra le iniziative messe in campo dalle penne nere, sabato 10 aprile alla Basilica di San Vittore, un recital dal titolo «Mario Rigoni Stern, uomo della pace» del Maestro Bepi De Marzi e il coro Ana “Campo dei Fiori”

alpiniIl Gruppo alpini di Varese compie 80 anni. Un anniversario importante, anche alla luce di quanto questa associazione ha fatto e continua a fare per la comunità, basti pensare all’appuntamento ferragostano della Festa della montagna al Campo dei Fiori, il cui ricavato va tutto in beneficenza (e non si tratta di pochi spiccioli!). Molte le iniziative messe in campo dalle penne nere varesine per l’occasione: si comincia sabato 10 aprile alle 15 e 30, alla Basilica di San Vittore di Varese, con un recital dal titolo «Mario Rigoni Stern, uomo della pace» del Maestro Bepi De Marzi – una vera autorità in fatto di canti alpini e popolari – e il coro Ana (associazione nazionale alpini) “Campo dei Fiori” che quest’anno compie trent’anni (si è costituito il 31 gennaio 1980 e ha debuttato il 26 aprile 1981).
Sarà presente anche Nelson Cenci, noto primario varesino di otorinolaringoiatria e medaglia d’argento al valor militare, che con lo scrittore di Asiago condivisela ritirata di Russia, combattendo e restando ferito.
De Marzi leggerà brani tratti dai libri di Rigoni Stern, accompagnato da canto del coro.
Alle 18 seguirà la santa messa che per gli alpini varesini sarà la “Pasqua alpina”.
Anche questa tradizionale ricorrenza (si festeggia ogni anno, la domenica dopo Pasqua) ha per gli alpini un particolare significato.  Fu voluta da don Antonio Riboni “Pa Togn”, combattente della prima Guerra mondiale, cappellano degli alpini di Varese, prima di monsignor Pigionatti, e presso l’ospedale neuropsichiatrico di Varese, nonché insegnante del collegio arcivescovile di Saronno.
«…Nel salire verso il colle del Piccolo San Bernardo tornarono vive memorie lontane e il ricordo del mio primo incontro con la guerra, in quel giugno del 1940. Ma com’è cambiata anche la Thuile, che allora si chiamava "Porta Littoria". Come mi apparriva triste quella caserma Monte Bianco senza una bandiera, senza Alpini. Solo le montagne intorno sono quelle di sempre. E gli Alpini sono quelli di sempre? Sono cambiate divise e armi, attrezzature alpinistiche e modi di andare in montagna, modi di dire, metodi d’istruzione, alimentazione… ma in fondo è pur sempre la montagna a imporre le sue regole e ad insegnare un comportamento».
Firmato Mario Rigoni Stern, caporalmaggiore della 103 compagnia alpieri

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Pubblicato il 08 Aprile 2010
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