Il bilancio? Lo metto sul sacchetto

Migros, il più grande supermercato della Confederazione, ha deciso di mettere il suo rapporto d'esercizio 2009 sulle sporte di carta. Tra pane e latte, anche cifra d'affari e tasso di crescita

migros sacchettoI dati del bilancio d’esercizio di una azienda sono di solito oggetto di pubblicazioni patinate, di solito molto belle ma poco comprensibili, che hanno più che altro lo scopo di impressionare gli investitori.  Eppure sono dati importanti che riguardano lavoratori e utenti, che dicono dello stato di salute di una società o ne possono influenzare le politiche future. Che, insomma, meritano di essere compresi da tutti i consumatori, non solo dagli "addetti ai lavori".

Un argomento ben chiaro per Migros, il più grande supermercato svizzero: che sui suoi sacchetti di carta questo mese ha deciso, invece di mettere una immagine carina o la pubblicità delle ultime offerte, proprio i dati più salienti del rapporto d’esercizio 2009.

Naturalmente in una veste grafica
moderna, come avviene molto spesso con i loro sacchetti "fashion", con i grafici trasformati in parallelepipedi ispirati a Mondrian. Ma assolutamente proporzionati: il grande quadrato arancione che ricopre la sporta di carta rappresenta infatti il volume totale d’affari, e i quadrati e i rettangoli interni sono proporzionati in base al quadrato arancione. E rappresentano alcuni dei dati più significativi per i clienti di Migros: come per esempio i 24,95 miliardi di franchi (circa 18 miliardi di euro) di cifra di affari, la crescita del 18 per cento dei negozi Le Shop, o i 15 miliardi di franchi (circa 10 miliardi di euro) destinati agli investimenti, o gli 1,3 miliardi di franchi (circa 900 milioni di euro) impiegati nelle etichette ecologiche.

Informazioni dirette evidentemente al consumatore, per raccontare dove vanno a finire i proventi della cooperativa più importante del paese: che è nata come società anonima nel 1925 per mano di un imprenditore illuminato di nome Gottlieb Duttweiler, il quale decise di mettere in campo un’azienda che permettesse ai consumatori svizzeri di risparmiare e ai produttori della confederazione di guadagnare di più liberandosi dai monopoli e dalle loro distorsioni del prezzo. Per questo tra i dati che fanno bella mostra sul sacchetto ci sono anche i 750 milioni di franchi svizzeri (circa 520 milioni di euro) provenienti dalle regioni con prodotti regionali o i 5,1 miliardi destinati alle imprese industriali, quelle che producono prodotti alternativi ma di uguale qualità a quelli delle marche più conosciute.

Tra gli altri dati da segnalare, i 115 milioni di franchi (circa 80 milioni di euro) destinati da Migros alla cultura svizzera attraverso  il "percento culturale" una sorta di decima sui proventi che la società destina ad attività culturali nel paese. E gli 0 franchi di bonus (E’ scritto proprio così) destinati ai suoi dirigenti, malgrado il loro anno economico sia stato decisamente in controtendenza positiva rispetto alla situazione generale del paese.
Senza dimenticare, sul retro, anche una serie di dati curiosi: dalla lunghezza dei rotoli degli scontrini di cassa usati (100mila chilometri, per la cronaca) ai 10milioni di chilometri in ferrovia percorso dalle loro merci, dai 20 milioni di palline da golf usate nel trofeo Migros ai 49milioni di tessere del domino distribuite come gadget ai clienti

Naturalmente, le cifre che "decorano" il sacchetto sono solo un estratto del documento economico della società. Come spiega il sacchetto stesso, il resto si può però trovare su www.migros.ch/m09.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Aprile 2010
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