Insubria spazio economico? Solo sulla carta

Un convegno all'Università dell'Insubria, organizzato dai Lions della Regio, evidenzia la mancanza di governance tra i vari territori. Assenti tutti gli amministratori italiani

Territorio insubrico spazio economico comune? Siamo ancora in alto mare e non solo per le tensioni interne tra i componenti della Regio Insubrica. Il convegno tenutosi ieri nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria ha mostrato quali e quante barriere che dividono la parte italiana da quella svizzera siano ancora presenti e come la cooperazione in campo economico tra le realtà che la compongono deve ancora superare troppi ostacoli: riconoscimento dei titoli formativi, troppa differenziazione negli adempimenti burocratici e assicurativi per lavoratori e imprese.

Di questo hanno provato a discutere esperti italiani e ticinesi, riuniti ieri mattina per l’iniziativa organizzata dai Lions Regio Insubrica con la Comunità di lavoro Regio insubrica. L’iniziativa è stata boicottata dalla Lega Nord e dalla Lega dei Ticinesi, fortemente contrari alla segreteria guidata da Roberto Forte, e nessun amministratore delle province italiane facenti parte della comunità ha preso parte al convegno, a partire da Dario Galli, presidente della Provincia di Varese, che era stato invitato ad aprire i lavori. Oltre a Galli sono mancati anche tutti gli altri amministratori, dello stesso colore, delle altre province.

Il convegno, seppur senza amministratori locali, si è svolto lo stesso e i temi sviscerati sono stati di grande interesse a partire dal tema della necessità di un’identità condivisa da parte di chi ne fa parte per non essere fagocitati dalla metropoli milanese che avanza sempre di più fino alla necessità di giungere ad una governance condivisa ma che non sia “governo” come qualcuno vorrebbe intenderla.

Hanno partecipato al convegno il console generale italiano in Ticino Alberto Galluccio, Furio Bednarz dell’ente di formazione Ecap , Gioacchino Garofoli, docente di Politica economica all’università dell’Insubria, Rinaldo Gobbi della Camera di Commercio Ticino e Marinella Cappelletti della Camera di Commercio di Como.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Aprile 2010
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